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 Le regole

   Chi si propone come consigliere comunale dovrebbe conoscere almeno le regole fondamentali della gestione del Consiglio comunale.

   Sembra, però, che i nostri non ne siano a conoscenza.

   Infatti la maggioranza si presenta, in maniera poco avveduta, in Consiglio a discutere una variante generale al Piano Regolatore senza avere la sicurezza di poter garantire il numero legale e di conseguenza il normale svolgimento della seduta, sperando nella seconda convocazione, e la minoranza invece provvede a mantenere il numero legale facendo un favore alla maggioranza.

   In teoria la maggioranza dispone di ben nove consiglieri, ma se tre di questi non si presentano la maggioranza si riduce a sei.

   La minoranza che a sua volta dispone di quattro consiglieri ritiene di non poter far nulla contro i sei della maggioranza, perché non a conoscenza della norma che prevede che il Consiglio ha validità se si dispone di almeno sette presenti.

   Se la minoranza, che probabilmente non conosce questa banale regola, avesse abbandonato la seduta avrebbe impedito alla cosiddetta maggioranza di sei consiglieri di continuare il dibattimento e di ritornare il giorno dopo, in seconda convocazione.

   Cosa avrebbe comportato tutto questo? Uno scacco alla maggioranza e avrebbe accentuato una crisi politica all’interno di un gruppo dove la componente PD la pensa in maniera diversa sul tema della variante al PRG dai consiglieri di SVBC.

   Probabile crisi amministrativa o un dovuto chiarimento sulla disponibilità dei consiglieri del PD ad assecondare le decisioni dei consiglieri di SVBC.

   L’attuale minoranza ha perso una grande occasione per accentuare una palese crisi all’interno della maggioranza.

   Alle prossime elezioni, maggioranza o minoranza, presentate candidati più preparati e in grado svolgere al meglio il loro compito.