Questo opuscolo, il cui contenuto è stato pubblicato a puntate sul periodico “La Ginestra”, è stato scritto a più riprese e risente quindi di una certa difformità di giudizio a seconda delle diverse situazioni politiche nelle quali mi sono trovato direttamente interessato.
Ho
cominciato a pensare a questo lavoro negli anni ottanta e ho iniziato a
scriverlo nei primi anni novanta, aggiornandolo elezione dopo elezione fino ad
arrivare alla elezioni del 2007.
Al di là dei miei giudizi personali sulle vicende recenti, che mi vedono parte in causa, tutti i dati riportati sono dati oggettivi desunti dalle carte consultate presso l’archivio del nostro Comune e quindi esplicativi delle varie situazioni politiche che i sanvitesi hanno vissuto dal 1946 ai giorni nostri
Mi
auguro che chi leggerà questo opuscolo abbia comprensione per questo lavoro di
ricerca, perdoni qualche eventuale imprecisione e prenda il tutto come un’opera
che non manifesta alcuna pretesa se non quella della divulgazione di fatti ed
avvenimenti che altrimenti sarebbero restati nel dimenticatoio.
Walter de Nardis
1946
La vita politica
e democratica di San Vito Chietino riprende sostanzialmente col referendum
Monarchia-Repubblica del 1946.
Del
referendum tutti ricordano il risultato, ma pochi sanvitesi ricordano quello
delle elezioni comunali, che si tennero quello stesso anno.
Non
è possibile riportare i dati numerici di quelle prime elezioni, perchè,
purtroppo, nell’archivio comunale non mi è stato possibile trovare i documenti
ad essi relativi, ma è possibile far conoscere ai più giovani e ricordare alle
persone che vissero quei momenti i nomi dei consiglieri comunali eletti.
Il
particolare sistema elettorale di quel periodo faceva in modo che Sant’Apollinare
eleggesse autonomamente quattro consiglieri mentre la parte restante del Comune
ne eleggeva altri sedici.
Gli
eletti furono:
Fronte Democratico Popolare
- Iavicoli Giovanni
- Stella Raffaele
- Bianco Nicola
- D’Angelo Giovanni
- Bianco Giovanni
- Annecchini Luigi
- D’Intino Carlo
- Andreamatteo Ireneo
- D’Orazio Simeone
- D’Alessandro Antonio
- Di Battista Raffaele
- Bucco Gaetano
Scudo Crociato
- Ciampoli Emanuele
- Iavicoli Giulio
- D’Arielli Attilio
- Olivieri Vito
Sant’Apollinare
- Forlani Rocco
- Giuliante Francescopaolo
- Dragani Giuseppe
- Scaccia Guido
Nella seduta del Consiglio comunale del 30 marzo 1946, assenti i
consiglieri dello Scudo Crociato e di Sant’Apollinare, fu eletto Sindaco il
sig. Giovanni Iavicoli, mentre la Giunta Municipale
risultò formata dai seguenti assessori effettivi:
- Bucco Gaetano
- Andreamatteo Ireneo
- Bianco Nicola
- Stella Raffaele
e dai seguenti assessori supplenti:
- D’Orazio Simeone
- Dragani Giuseppe.
L’amministrazione restò in carica fino al 18 aprile 1948, data delle elezioni politiche, che furono vinte
dallo Scudo Crociato.
Infatti il 27 aprile 1948 il sindaco Giovanni Iavicoli convocò d’urgenza
il Consiglio comunale con un solo punto all’ordine del giorno: “Dimissioni del
Sindaco e dei consiglieri di maggioranza”. Ma la seduta venne rinviata al 30
aprile 1948 per mancanza del numero legale.
La seduta del 30 aprile registrò la presenza dei
consiglieri:
- Giovanni Iavicoli (dimissionario)
- Nicola Bianco (dimissionario)
- Ireneo Andreamatteo (dimissionario)
- Giovanni D’Angelo (dimissionario)
- Luigi Annecchini (dimissionario)
- Raffaele Stella (dimissionario)
- Vito Olivieri
- Giuseppe Dragani
- Giulio Iavicoli
- Emanuele Ciampoli
- Attilio D’Arielli
- Francescopaolo Giuliante
e l’assenza dei
consiglieri:
- Simeone D’Orazio (dimissionario)
- Antonio D’Alessandro (dimissionario)
- Raffaele Di Battista (dimissionario)
- Carlo D’Intino (dimissionario)
- Giovanni Bianco (dimissionario)
- Gaetano Bucco (deceduto)
- Rocco Forlani
- Guido Scaccia
All’inizio
della seduta il consigliere Ireneo Andreamatteo ritirò le dimissioni, mentre le confermarono tutti gli altri. Furono
tutte accolte.
È
interessante citare le nobili parole, che, probabilmente, visti i costumi
politici attuali, faranno sorridere i nostri lettori, furono pronunciate dal
sindaco dimissionario sig. Giovanni
Iavicoli: “Le dimissioni sono state
presentate in relazione ai risultati delle elezioni politiche del 18 aprile
nelle quali la DC (minoranza) ha vinto
ed il Fronte Popolare (maggioranza) ha
perso, ma gli uomini leali e democratici non devono temere di ammettere e
riconoscere una sconfitta, quando soprattutto sanno di seguire un’idea e una
bandiera che hanno tanta forza da poter tornare alla vittoria e alla riscossa
nel prossimo domani”.
Altri tempi ed altri uomini.
In
conseguenza delle dimissioni di parte del Consiglio comunale si dovette dar
luogo ad elezioni suppletive che si tennero il giorno 11 luglio 1948.
1948
Alle elezioni suppletive
parteciparono 3 liste e con i seguenti candidati:
D.C. - Libertas
- Bianco Leandro
- Bucciarelli Sebastiano
- Ciampoli Ermenegildo
- D’Angelo Vito
- Iezzi Antonio
- Iezzi Camillo
- Nenna Antonino
- Verì Filippo
Spiga - Comunisti e Indipendenti
- Altobelli Pietro
- Iarlori Giuseppe
- Di Donato Leonardo
- Marino Cesario
- De Nobile Pietro
- Capraro Tommaso
- Verì Luigi
- Olivieri Tommaso
- Primavera Ciro
Socialisti
- Bianco Nicola
- D’Angelo Giovanni
- D’Angelo Rocco
- D’Alessandro Antonio
- Iavicoli Giovanni
- Nenna Guido
- Stella Raffaele
- Verì Tommaso
Non è
possibile riportare dati precisi sui risultati di questa elezione, poichè
nell’archivio comunale non sono state reperite tutte le carte riguardanti
questa tornata elettorale e i voti che riportiamo si riferiscono a quelli dati
“in testa”, dati cioè alle liste e non ai singoli candidati:
Partiti |
Voti |
D.C. - Libertas |
1035 |
Spiga –
Comunisti e Indipendenti |
874 |
Socialisti |
446 |
I
comunisti ed i socialisti avrebbero vinto se si fossero presentati uniti, ma
gli uomini di allora, memori dei risultati delle precedenti elezioni politiche,
che vide la sconfitta del Fronte
popolare, fecero scelte diverse.
Furono eletti i seguenti consiglieri:
D.C.
- Ciampoli Ermenegildo
- Nenna Antonino
- Iezzi Antonio
- Bianco Leandro
- D’Angelo Vito
- Iezzi Camillo
- Verì Filippo
- Bucciarelli Sebastiano
Spiga
- Altobelli Pietro,
- Verì Luigi
- Di Donato Leonardo.
I neo
eletti si aggiunsero ai consiglieri già in carica e precisamente ai signori: Andreamatteo Ireneo (Fronte Popolare), Olivieri Vito , Iavicoli Giulio , Ciampoli
Emanuele , D’Arielli Attilio (D.C.), Dragani
Giuseppe, Giuliante Francescopaolo, Forlani Rocco e Scaccia Guido
(Sant’Apollinare) e formarono il nuovo Consiglio Comunale, che restò in carica,
con qualche variazione, fino al 1951.
Si
verificarono infatti le seguenti circostanze:
- venne eletto sindaco il sig. Ciampoli
Ermenegildo, che il 17 dicembre 1949 si dimise per motivi di salute e
venne sostituito dal sig. Nenna Antonino; - la Giunta municipale
risultò inizialmente costituita dai seguenti assessori effettivi: Ciampoli Emanuele, Nenna Antonino,
Giuliante Francescopaolo e Bucciarelli Sebastiano e dai seguenti assessori supplenti:
Iezzi Antonio e Iezzi Camillo, ma il Prefetto annullò la delibera in quanto l’assessore
della precedente Giunta municipale, Andreamatteo
Ireneo, non si era dimesso e quindi risultava ancora in carica, ragion per
cui fu necessaria una nuova seduta del Consiglio comunale che elesse la nuova
Giunta comunale.
Questa nuova Giunta comunale risultò così costituita:
- assessori effettivi: Giuliante Francescopaolo, Andreamatteo Ireneo, Ciampoli Emanuele e Bucciarelli Sebastiano;
- assessori supplenti: Forlani Rocco e Nenna
Antonino, che il 16 gennaio 1950 venne sostituito da Iezzi Antonio in quanto il sig. Nenna Antonino era
passato a ricoprire la carica di Sindaco, come già detto precedentemente.
Infine il giorno 11 novembre 1950 si dimise, per motivi di salute il
consigliere comunale Altobelli Pietro.
Il 10
giugno 1951 si svolsero le elezioni e furono presentate due liste a San Vito
Chietino e due liste a Sant’Apollinare, che eleggeva ancora quattro consiglieri
in modo autonomo rispetto al capoluogo.
Queste le liste ed i candidati di San Vito Chietino:
Spiga di grano
- Andreamatteo Ireneo
- Altobelli Pietro
- D’Alessandro Antonio
- D’Angelo Giovanni
- Bianco Fileno
- Bianco Nicola
- Iarlori Giuseppe
- Piccinino Vito
- Stella Raffaele
- De Santis Filippo
- Tartaglia Vittorio
- Verì Luigi
Bandiera italiana
- Ciampoli Alfredo
- Ciampoli Emanuele
- D’Angelo Vito
- D’Atri Vincenzo
- Della Fazia Francesco
- Iavicoli Antonio
- Iezzi Antonio
- Iezzi Camillo
- Nardone Giuseppe
- Nenna Antonino
- Rosato Mario
- Verì Modesto
Queste le liste di Sant’Apollinare:
Ramo d’ulivo
- Catenaro Pacifico
- Gammaraccio Vittorio
- Dragani Rocco
- Catenaro Vittorio
Grappolo d’uva
- Giuliante Francescopaolo
- Dragani Carmine
- Forlani Sebastiano
- Mazziotti Stelvio
Sostanzialmente le liste, sia a San Vito che a Sant’Apollinare,
rappresentavano due gruppi omogenei, la sinistra rappresentata dalla Spiga
di grano e dal Ramo d’ulivo e il centrodestra rappresentata dalla Bandiera
italiana e dal Grappolo d’uva.
Ma
mentre a San Vito vinse la sinistra a Sant’Apollinare vinse il centrodestra.
Gli
eletti furono i seguenti: Altobelli
Pietro, Stella Raffaele, Andreamatteo Ireneo, Tartaglia Vittorio, Piccinino
Vito, Bianco Nicola, De Santis Filippo, Bianco Fileno, D’Alessandro Antonio,
D’Angelo Giovanni, Iarlori Giuseppe e Verì Luigi (Spiga di
grano); Rosato Mario, Nardone
Giuseppe, Iavicoli Antonio e
Iezzi Camillo (Bandiera
italiana); Giuliante
Francescopaolo, Dragani Carmine, Forlani Sebastiano e Mazziotti Stelvio (Grappolo d’uva).
Il 23
giugno ci fu la convalida degli eletti e fu eletto sindaco Altobelli
Pietro con 16 voti e la giunta comunale risultò così costituita: Forlani Sebastiano, Andreamatteo Ireneo,
Bianco Nicola e Piccinino
Vito (assessori effettivi); Tartaglia
Vittorio e Stella Raffaele
(assessori supplenti).
Neanche in questo caso è possibile fornire risultati precisi dato che si
votava col sistema maggioritario, per cui è possibile riportare solo i “voti in
testa”.
Partiti |
Voti |
% |
Spiga di grano |
1299 |
|
Bandiera italiana |
1172 |
|
Ramo d’ulivo |
77 |
|
Grappolo d’uva |
55 |
|
|
|
|
Schede bianche |
95 |
|
Schede nulle |
55 |
|
Votanti |
3368 |
84,22 |
Iscritti |
3999 |
|
Neppure questo periodo amministrativo fu tranquillo: il 2 agosto 1953 il
sindaco Pietro Altobelli si dimise sia per motivi di salute che
per contrasti all’interno della giunta e dopo due sedute consiliari (16 agosto
1953 e 23 agosto 1953) e ben quattro
votazioni fu eletto sindaco il sig. Piccinino Vito.
Il 27
settembre 1953 furono eletti due nuovi assessori effettivi (Dragani Carmine e Stella Raffaele) in sostituzione
di Piccinino Vito, eletto
sindaco, e di Forlani Sebastiano,
dimissionario.
Non
passò molto tempo e il 14 novembre 1953 si dimise l’assessore supplente Tartaglia Vittorio, che venne
sostituito da De Santis Filippo,
mentre Bianco Fileno
sostituì Stella Raffaele,
precedentemente passato a ricoprire la carica di assessore effettivo.
L’amministrazione andò avanti tranquillamente e senza altri scossoni fino al 1956 quando ci furono le nuove elezioni.
1956
Il 27
del mese di maggio ebbero luogo le nuove elezioni comunali e furono
caratterizzate da una presenza più marcata delle sigle dei partiti politici,
con l’eccezione della sinistra (socialisti e comunisti) che presentò una lista
civica denominata “Spiga di grano”.
Ecco
le liste ed i candidati:
Scudo Crociato - D.C.
- Ciampoli Amedeo
- Rosato Mario
- Bianco Angelo Guerino
- Pagliaccio Giuseppe
- Iezzi Alfredo
- Di Renzo Giovanni
- De Santis Amelio
- Scaglione Nicolò
- Tolis Giuseppe
- Verì Giovanni
- De Nobile Vito
- De Nardis Amedeo
Sole Nascente - PSDI
- Iavicoli Giovanni
- Marino Maria
- Andreamatteo Ireneo
- Bianco Nicola
- Bianco Vincenzo
- Ciampoli Ezio
- D’Angelo Giovanni
- Esposito Pietro
- Giannantonio Ernesto
- Mancini Alberto
- Palermo Giuseppe
- Annecchini Luigi
Spiga di grano
- Altobelli Mario
- Stella Raffaele
- D’Ercole Ireneo
- Improta Antonino
- D’Alessandro Mario Guerino
- Verì Andrea
- Mancini Angelo
- Bianco Vito
- Mattone Antonio
- Giannantonio Leonardo
- Iarlori Rocco
- Caravaggio Antonio
Stella e Corona - MSI
- Marino della Fazia Arnoldo
- Del Zoppo Mario
- Iezzi Camillo
- Di Giovanni Alberto
- D’Alessandro Piero Emidio
- Ciccotosto Antonio
- Mancini Tristano
- Nardone Pasquale
- D’Alessandro Carmine Antonio
- Di Paolo Francesco
- Verì Antonio Domenico
Sant’Apollinare continuava ad eleggere separatamente i suoi consiglieri
e di conseguenza presentava liste autonome:
Scudo Crociato - D.C.
- Giuliante Luigi
- Catenaro Tommaso
- Catenaro Italo
- Staniscia Rocco Marino
Testa di leone
- Sciarretta Giovanni
- Staniscia Domenico
- Dragani Rocco
- Staniscia Domenico
Anche questa volta, dato il particolare sistema di votazione i dati che
possiamo documentare riguardano solo i cosiddetti “voti in testa. Le elezioni
furono vinte dalla DC che ebbe 1078 voti in testa a San Vito e 320 voti in testa a Sant’Apollinare, aggiudicandosi
così tutti i candidati della lista, mentre la lista civica “Spiga di grano” ebbe 792
voti in testa ed elesse Stella Raffaele,
D’Ercole Ireneo, Verì Andrea e
Altobelli Mario, che fu dichiarato ineleggibile e al suo posto subentrò Improta Antonino, secondo dei non
eletti, dato che Giannantonio Leonardo,
primo dei non eletti, non si presentò a sostenere la prova di alfabetismo per permettere il subentro del secondo dei
non eletti.
Il
numero degli elettori era di 3958,
il totale dei votanti fu di 3394 con
una percentuale dell’85,7%, mentre
fu basso il numero delle schede bianche (36)
e nulle (60) con una percentuale del
2,7%.
Venne
eletto sindaco il sig. Di Renzo Giovanni e la giunta municipale
risultò così composta: De Santis
Amelio, Rosato Mario, Catenaro Italo e Pagliaccio Giuseppe,
assessori effettivi; Bianco Angelo
Guerino e de Nardis Amedeo,
assessori supplenti.
Il
giorno 18 settembre 1957 si dimise da consigliere ed assessore il sig. Rosato Mario, mentre il 17 marzo 1960
vennero respinte le dimissioni dell’assessore Bianco Angelo.
Le
elezioni del 1960, si tennero nel mese di novembre ed ancora col sistema
maggioritario.
Intanto è interessante sottolineare che nel mese di settembre e ottobre
di quello stesso anno i conti consuntivi riguardanti gli anni 1956/57 e 1958/59
vennero approvati dal Commissario prefettizio a riprova delle difficoltà che
incontravano gli amministratori di allora.
Questa volta le liste furono due a San Vito e due a Sant’Apollinare.
Alla DC
si contrapposero, a San Vito, la lista civica Torre Civica e, a
Sant’Apollinare, la lista civica denominata Spighe di grano.
I
candidati a San Vito furono:
DC
- Ciampoli Amedeo
- D’Angelo Amedeo
- De Nardis Amedeo
- De Nobile Vito
- Di Renzo Giovanni
- Esposito Pietro
- Iezzi Alfredo
- Mancini Ciro
- Nenna Anna
- Olivastri Tommaso
- Pagliaccio Giuseppe
- Verì Giovanni
Torre Civica
- Barlaam Mario
- Bianco Vito
- Bruni Filippo
- D’Ercole Ireneo
- D’Angelo Luigi
- De Nobile Federico
- Di Donato Leonardo
- Giannantonio Ernesto
- Olivieri Nicola
- Procaccini Emilio
- Tosto Nicola
mentre a
Sant’Apollinare furono:
DC
- Giuliante Dragani Luigi
- Catenaro Tommaso
- Catenaro Catenaro Italo
- Staniscia Rocco Marino
Spighe di grano
- Catenaro Pacifico
- Catenaro Mario
- Catenaro Vittorio
- Staniscia Domenico
Anche
questa volta i dati elettorali riguardano i cosiddetti “voti in testa”, perchè
col sistema maggioritario vigente allora era possibile dare la preferenza a
qualsiasi candidato indipendentemente dalla lista di appartenenza.
La DC
a San Vito ebbe 1375 voti in testa, la Torre Civica 835 voti, la
DC a Sant’Apollinare 401 voti e la Spighe di grano 75 voti. Le
schede nulle e bianche furono 97 in totale.
San
Vito dimostrava con questi risultati di essere una salda roccaforte
democristiana, che poteva essere scalfita solo da diatribe interne ad essa.
Tra i
candidati democristiani compare il nome di Anna Nenna, che iniziava
allora una carriera politica lunga e, nel complesso, fortunata che la doveva
portare prima sui banchi del consiglio regionale e poi su quelli di
Montecitorio.
Il
consiglio comunale risultò quindi formato dai 16 candidati DC di San
Vito e di Sant’Apollinare:
- Ciampoli Amedeo
- D’Angelo Amedeo
- De Nardis Amedeo
- De Nobile Vito
- Di Renzo Giovanni
- Esposito Pietro
- Iezzi Alfredo
- Mancini Ciro
- Nenna Anna
- Olivastri Tommaso
- Pagliaccio Giuseppe
- Verì Giovanni
- Giuliante Dragani Luigi
- Catenaro Tommaso
- Catenaro Catenaro Italo
- Staniscia Rocco Marino
e dai quattro candidati eletti dalla Torre
Civica:
- Giannantonio Ernesto
- D’Angelo Luigi
- Barlaam Mario
- Bruni Filippo.
Il 26
novembre 1960 il consiglio comunale elesse sindaco con 14 voti il sig. Amedeo
De Nardis, che venne affiancato da una giunta composta da Esposito Pietro, Catenaro Tommaso, Nenna
Anna e Pagliaccio Giuseppe,
assessori
effettivi, mentre assessori supplenti furono Ciampoli
Amedeo e Olivastri Tommaso.
Ma
non passò molto tempo che incominciò un balletto di dimissioni.
La
sig.ra Anna Nenna il 14 marzo
1961 si dimise da assessore effettivo e venne sostituita dall’assessore
supplente sig. Amedeo Ciampoli,
che a sua volta venne sostituito dall’assessore effettivo sig.ra Anna Nenna.
La
cosa, però, non finì lì dato che nel novembre 1962 si dimise l’assessore
effettivo sig. Pietro Esposito,
che venne sostituito dall’assessore supplente sig. Anna Nenna a sua volta sostituita dal sig. Giuliante Dragani Luigi.
Successivamente nel mese di febbraio 1964 si dimise da sindaco il sig. Amedeo De Nardis, che venne
sostituito dall’assessore effettivo sig. Giuseppe
Pagliaccio a sua volta sostituito dal sig. Giovanni Di Renzo.
I
documenti ci possono ricordare gli effetti, ma non le cause e se diamo sfogo
alla fantasia possiamo immaginare feroci lotte per il potere, dissidi
personali, lotte di correnti ed altro, però sarebbe una ricostruzione di parte.
Mi dispiace che il compianto Amedeo de Nardis, che queste vicende le aveva
vissute direttamente, non abbia avuto il tempo di ragguagliarmi, come mi aveva
promesso, su fatti che ormai fanno parte della nostra storia.
Il
1964 è stato un anno molto importante per la storia delle elezioni a San Vito.
Infatti si iniziò a votare col sistema proporzionale, e questo incoraggiò e
favorì la nascita di numerose liste.
Infatti si presentarono all’esame elettorale ben sette liste con un totale di 104
candidati.
Mi
sembra importante pubblicare i nomi di tutti i candidati anche per riuscire a
capire meglio come fossero accese le passioni dei nostri concittadini e come
vivessero l’impegno politico; passioni ed impegno sono andati via via scemando
fino a cadere nella disillusione e nello sconforto dei nostri giorni,
allorquando parlare di poltica è come parlare di cose di malaffare, anche
perchè l’impegno elettorale si traduce il più delle volte in interesse
personale.
Pubblichiamo le liste ed i candidati nello stesso ordine in cui erano
presenti sulla scheda elettorale.
PCI
- Cupido Gabriele
- Bianco Rocco
- Caravaggio Antonio
- Catenaro Vittorio
- Catenaro Pacifico
- Cupido Vito
- Mininni Giovanni
- D’Angelo Rocco
- De Nobile Pietro
- Olivieri Nicola
- Olivieri Angelo
- Olivieri Tommaso
- Scoccimarra Rocco
- Veri’ Umberto
- Decembrile Vito
- Toto’ Francesco
- Nasuti Giuseppe
- Chiarini Antonino
- Larcinese Luigi
- Stante Gino
Ramo d’Ulivo - L.A.S.
- De Nobile Carmine
- D’Angelo Rocco
- Berghella Adamo
- Bianco Vitaliano
- De Santis Alfonso
- Cupido Pietro
- Di Paolo Rocco Antonio
- De Nobile Achille
- D’Angelo Tommaso
- Mancini Alberto
- Ciampoli Amedeo
- Annecchini Raffaele
- Mancini Donato
- Manzonelli Nicola
- Iezzi Guido
- Di Cintio Lino
- Veri’ Angelo
- Di Carlo Giovanni
PRI
- Andreassi Pietro
- Bucco Roberto
- Catenaro Fernando
- Catenaro Giovanni
- Di Mele Nicola
- Dragani Nicola
- Gammaraccio Nicola
- Lanci Maria
- Morgione Armando
PSI
- Barlaam Mario
- Basterebbe Francesco
- Bianco Vito
- Bianco Leonello
- Bozzelli Ismaele
- Bucco Nicola
- De Nobile Nicola
- De Nobile Rocco
- D’Oltremare Gino
- Fantini Alfredo
- Flamminio Federico
- Iarlori Rocco
- Improta Antonino
- Piccinino Vito
- Staniscia Domenico
- Stella Raffaele
- Tavani Vito
- Tosto Giuseppe Maria
- Verì Ciriaco
- Verì Rocco
MSI
- Del Zoppo Mario
- Forlani Nicola
- Berghella Giovanni
- Catenaro Mauro
- Pincione Tommaso
- Staniscia Domenico
- Verì Guido
- Fiero Giovanni
- Caravaggio Pietro
- Tupone Benito
PSDI
- Iavicoli Giovanni
- Bianco Nicola
- D’Angelo Luigi
- Di Benedetto Vincenzo
- Di Berardino Panfilo
- Giannantonio Ernesto
- Mancini Angelo
DC
- Pagliaccio Giuseppe
- Di Renzo Giovanni
- Altobelli Graziano
- Berghella Pierino
- Bianco Nicola
- D’Alessandro Antonio
- De Nardis Lino
- De Nobile Vito
- Firmani Lorenzo
- Iezzi Alfredo
- Mancini Berardino
- Mancini Silvestro
- Olivastri Tommaso
- Olivieri Vito
- Scaccia Giorgio
- Tosto Cesare
- Verì Alberto
- Verì Rocco
- Verì Tommaso
Ecco di seguito i risultati delle comunali del 1964
Liste |
Voti |
% |
PCI |
367 |
11,69 |
Ramoscello d’ulivo |
448 |
14,27 |
PRI |
179 |
5,70 |
PSI |
367 |
11,69 |
MSI |
173 |
5,51 |
PSDI |
108 |
3,44 |
DC |
1497 |
47,69 |
Totale
voti validi |
3139 |
97,72 |
Bianche |
35 |
1,08 |
Nulle |
38 |
1,18 |
Totale
Bianche e Nulle |
73 |
2,27 |
Totale votanti |
3212 |
86,78 |
Iscritti |
3701 |
|
La DC
sbaragliò il campo aggiudicandosi 11 consiglieri sui 20
disponibili, nonostante la presenza di una lista civica (Ramoscello d’Ulivo)
composta da dissidenti democristiani.
Gli eletti furono i seguenti:
DC
- Pagliaccio Giuseppe
- Di Renzo Giovanni
- Giuliante Dragani Luigi
- Firmani Lorenzo
- De Nardis Lino
- Altobelli Graziano
- Berghella Pierino
- Scaccia Giorgio
- Iezzi Alfredo
- Olivieri Vito
- Verì Tommaso
Ramo d’Ulivo
- De Nobile Carmine
- D’Angelo Rocco
- Mancini Alberto
PCI
- Cupido Gabriele
- Caravaggio Antonio
PSI
- Barlaam Mario
- Stella Raffaele
PRI
- Catenaro Giovanni
MSI
- Forlani Nicola
Il
12 dicembre vennero eletti il sindaco, il sig. Pagliaccio Giuseppe,
e la giunta municipale che risultò così composta: Firmani Lorenzo, Di Renzo
Giovanni, Giuliante Dragani Luigi e Altobelli Graziano, assessori effettivi,
Iezzi Alfredo e Verì Tommaso, assessori supplenti.
La
vita amministrativa andò avanti senza scosse fino al settembre 1967, quando il
sig. Barlaam Mario si dimise e fu sostituito dal sig. Piccinino Vito, mentre
l’assessore Altobelli Graziano, a seguito di un esposto di un gruppo di cittadini,
venne dichiarato decaduto e sostituito dal sig. Carmine De Nobile.
Cinque le liste che si presentarono a questa tornata elettorale in
rappresentanza, se si fa eccezione del PRI che è stato sempre un partito di
centro, di una sinistra divisa a causa di un PSI, che aveva iniziato una
collaborazione di governo con la DC e che scontava la scissione del PSIUP e di
un centrodestra con una DC che non era riuscita a mettere insieme la sua
dissidenza interna e le forze della destra che faceva capo al MSI.
Queste
le cinque liste, così come comparivano sulla scheda elettorale: PSI,
PCI-PSIUP, PRI, TORRE CIVICA e DC
e questi i candidati:
PSI
- Annecchini Luigi
- Bianco Fileno
- Bianco Tommaso Luigi
- Bianco Alberto Mario
- D’Alessandro Carmine
- D’Angelo Giovanni
- De Nobile Nicola
- D’Oltremare Gino
- D’Intino Tommaso
- Forlani Sebastiano
- Gammaraccio Tommaso
- Genova Raffaele
- Iarlori Rocco
- Mancini Angelo
- Piccinino Vito
- Sciarretta Aldo
- Stella Raffaele
- Tosto Giuseppe Maria (1923)
- Tosto Giuseppe Maria (1946)
- Verì Ciriaco
PCI-PSIUP
- Giannantonio Carmine Antonio
- De Rentiis Nicola
- Bianco Leonardo
- Bianco Rocco
- Catenaro Pacifico
- Catenaro Vittorio
- Cupido Vito
- Cupido Gabriele
- Di Paolo Vittorio
- Dionisio Angelo
- Desiderio Pasquale
- Di Francescantonio Rosario
- Decembrile Vito
- Mininni Umberto
- Mattone Sergio
- Olivieri Nicola
- Staniscia Boero
- Verì Osvaldo
PRI
- Catenaro Giovanni
- Mazziotti Adamo
- Dragani Nicola Antonio
- Catenaro Ottaviano
- Bucco Rocco
- Mazziotti Antonio
- Di Mele Elio
TORRE CIVICA
- Tosti Filippo Tito
- Annecchini Menotti
- Berghella Armando
- Bianco Vitaliano
- Bosco Bruno
- Bucciarelli Francesco
- D’Angelo Tommaso Luigi
- De Nardis Lino
- Di Carlo Giovanni
- Di Paolo Nevio
- Di Paolo Rocco Antonio
- Di Renzo Giuseppe
- Frattura Licio
- Mancini Alberto
- Memme Nicola
- Mucci Ernesto
- Nardone Vito
- Olivastri Antonio
- Staniscia Antonio
- Verì Tommaso
DC
- Nenna Anna in D’Antonio
- Annecchini Tommaso
- Berghella Pierino
- Berghella Vito Mario
- Bianco Achille
- D’Alessandro Antonio
- D’Alessandro Francesco
- D’Angelo Donato
- De Nobile Carmine
- Di Ienno Camillo
- Dragani Florindo
- Finocchietti Domenicantonio
- Firmani Lorenzo
- Flamminio Antonio
- Iezzi Guido Domenico
- Labbrozzi Aldo
- Mancini Tristano
- Olivieri Vito
- Poni Pietro
- Scoccimarra Nicola
Questi sono i risultati elettorali
Liste |
Voti |
% |
PSI |
661 |
20,61 |
PCI-PSIUP |
470 |
14,65 |
PRI |
135 |
4,20 |
Torre |
725 |
22,60 |
DC |
1216 |
37,91 |
Totale voti validi |
3207 |
97,35 |
Bianche |
42 |
1,27 |
Nulle |
45 |
1,36 |
Totale Bianche e Nulle |
87 |
2,64 |
Totale votanti |
3294 |
88,07 |
Iscritti |
3740 |
|
Gli
eletti furono per il PSI Tosto Giuseppe Maria (1923), Forlani
Sebastiano, Sciarretta Aldo e Gammaraccio Tommaso, per il PCI-PSIUP Giannantonio
Carmine Antonio, Bianco Rocco e Catenaro Vittorio, per la TORRE CIVICA
Tosti Filippo, Frattura Licio, Bianco Vitaliano, de Nardis Lino e Verì
Tommaso, per la DC Nenna
Anna, Firmani Lorenzo, Bianco Achille, Berghella Pierino, Labbrozzi Aldo, Poni
Pietro, Berghella Vito Mario e Flamminio Antonio.
L’elezione del Sindaco fu un po’ tormentata e si giocò su un solo voto,
quello di Catenaro Vittorio, che
votò per il candidato sindaco Forlani
Sebastiano del PSI, che poteva contare sui voti del suo partito, su quelli
della Torre Civica e su quello di Flamminio
Antonio, passato dalla DC alla Torre.
Il
voto di Catenaro, non in linea con i deliberati del gruppo consiliare del PCI,
che non votò nè il sindaco nè la giunta, costò al consigliere l’espulsione dal
partito ed anche una grande lacerazione all’interno della sezione stessa.
Da
quella votazione venne fuori la seguente amministrazione: Sebastiano
Forlani (PSI), sindaco, Licio Frattura (TORRE), Antonio
Flamminio (TORRE), Giuseppe Maria Tosto (PSI) e Lino
de Nardis (TORRE), assessori effettivi; Tommaso Verì (TORRE)
e Vitaliano Bianco (TORRE), assessori
supplenti.
Ma la
vita di questa amministrazione fu molto travagliata e la si ricorda anche per
un fatto doloroso che niente aveva a che vedere con la politica, la morte
prematura di Lino de Nardis, che venne surrogato dal consigliere Rocco Antonio Di Paolo.
Tutto
questo portò Tommaso Verì a
sostituire come assessore effettivo il compianto Lino de Nardis e Rocco
Antonio Di Paolo ad assumere la carica di assessore supplente.
Qualche mese dopo si dimise il consigliere Filippo Tosti (TORRE),
che venne surrogato dal signor Bruno Bosco, mentre il 7 aprile 1971
rassegnò le dimissioni il consigliere Anna Nenna (DC), che venne
sostituito dal signor Francesco D’Alessandro.
Nel
periodo che seguì si verificò qualcosa che con termine attuale potremmo
chiamare “ribaltone”; infatti la vita politica di questo periodo non è
stata affatto monotona, tanto che nel mese di dicembre 1972 venne accordata con 10 voti favorevoli, 9 contrari e un
astenuto la fiducia al sindaco, mentre nel novembre 1973, sempre sulle dimissioni del sindaco si formò una maggioranza
composta da PSI, TORRE, due dissidenti della DC e un dissidente
del PCI, partito questo che qualche tempo più tardi diede il suo appoggio
esterno all’amministrazione e qualcuno ebbe a riflettere se fosse stato un bene
cacciare un consigliere comunale che aveva solo anticipato i tempi.
L’ultimo colpo di scena ci fu nel giugno del 1974, con la legislatura ormai arrivata alla sua scadenza, con le
dimissioni degli assessori comunali, che le ritirarono durante la discussione e
con una seduta, molto movimentata, che fu sciolta per mancanza del numero
legale.
La
legislatura comunque finì nel novembre dello stesso anno con l’arrivo del
commissario prefettizio.
Dopo
sette mesi di gestione commissariale (il commissario prefettizio fu il dott. Michelangelo
Di Bella) il 14 giugno 1975 si ritorna, per così dire, alla normalità con
le nuove elezioni, che avrebbero dovuto riconsegnare il governo comunale nelle
mani degli eletti da parte del popolo.
Cinque furono le liste che si presentarono e questi i candidati:
PCI
- Giannantonio Carmine Antonio
- Basterebbe Gianfranco
- Bianco Rocco
- Bucciarelli Vito
- Bucco Raffaele
- Chiapparicci Enzo
- Cupido Vittorio
- D’Alessandro Dora
- D’Alessandro Luigi
- Decembrile Vito
- de Nardis Walter
- Desiderio Pasquale
- Di Battista Rocco
- Di Paolo Vittorio
- Fortunato Lino
- Iarlori Giuseppe
- Nardone Rocco
- Nenna Giuseppe
- Ucci Tommaso
- Verì Osvaldo
PSDI
- Annecchini Giuseppe
- Bucco Alfredo
- Bucco Franco
- Casciotto Nicola
- D’Alessandro Sebastiano
- D’Angelo Luigi
- Pucetti Nicola
- Verì Gabriele
Torre Civica
- Catenaro Vittorio
- Cicchetti Carmine
- Cupido Donato
- Di Carlo Franco
- Di Mele Delio
- Forlani Sebastiano
- Nardone Orlando
- Scaccia Giovanni
- Silverio Nino
PSI
- Annecchini Lino
- Bianco Achille
- Bianco Alberto Mario
- Bianco Andrea
- Bucciarelli Rosario
- D’Alessandro Carmine
- Di
Leandro Tommaso Guido
- Di Paolo Nevio
- D’Orazio Mario
- Genova Raffaele
- Flamminio Tito
- Flamminio Vito
- Iarlori Antonio Francesco
- Lanci Emilio Augusto
- Pace Vincenzo
- Piccinino Vito
- Remossi Vito
- Spineto Adelmo
- Stella Raffaele
- Tosto Giuseppe Maria
DC
- Ciampoli Giuseppina
- Ballerini Luigi
- Berghella Vito Mario
- Bianco Leandro
- Catenaro Antonio
- D’Alessandro Domenico
- D’Atri Antonio
- de Nardis Antonio
- Di Paolo Nicola
- Firmani Lorenzo
- Flamminio Antonio
- Iezzi Guido Domenico
- Labbrozzi Aldo
- Mancini Federico
- Olivieri Vito
- Poni Pietro
- Sbaraglia Nicola
- Sigismondi Virgilio
- Verì Fioravante
- Zimbaro Letterio
Questi i consiglieri eletti:
PCI
- Giannantonio Carmine Antonio
- Basterebbe Gianfranco
- Bianco Rocco
PSDI
- Bucco Alfredo
TORRE
- Forlani Sebastiano
- Silverio Nino
PSI
- Bianco Achille
- Stella Raffaele
- Tosto Giuseppe Maria
DC
- Ciampoli Giuseppina
- Berghella Vito Mario
- D’Atri Antonio
- de Nardis Antonio
- Di Paolo Nicola
- Firmani Lorenzo
- Flamminio Antonio
- Labbrozzi Aldo
- Mancini Federico
- Sigismondi Virgilio
- Zimbaro Letterio
Questi i risultati
elettorali
Liste |
Voti |
% |
PCI |
614 |
18,12 |
PSDI |
156 |
4,60 |
Torre |
328 |
9,68 |
PSI |
491 |
14,49 |
DC |
1798 |
53,08 |
Totale
voti validi |
3387 |
97,24 |
Bianche |
47 |
1,34 |
Nulle |
49 |
1,40 |
Totale
Bianche e Nulle |
96 |
2,75 |
Totale votanti |
3483 |
89,91 |
Iscritti |
3878 |
|
Subito dopo venne votata l’amministrazione comunale che risultò così
composta:
Giuseppina Ciampoli - Sindaco - Antonio
D’Atri, Antonio Flamminio, Letterio Zimbaro e Berghella Vito Mario - Assessori
effettivi; Virgilio Sigismondi e de Nardis Antonio - Assessori
supplenti.
Ma la
situazione non resse a lungo, considerata la presenza di molti galli in quel
pollaio ed infatti il 7 ottobre 1976 si dimisero tutti gli assessori fatta
eccezione per l’assessore Flamminio Antonio, che comunque si dimetterà
il 21 ottobre dello stesso anno insieme al Sindaco prof.ssa Giuseppina
Ciampoli.
E
poichè i ribaltoni non sono un’invenzione moderna, ecco che il 13 novembre
viene eletta di nuovo alla carica di Sindaco la prof.ssa Ciampoli
Giuseppina e dodici giorni dopo viene eletta la nuova giunta
comunale così composta: Gianfranco Basterebbe, Federico Mancini, Nino
Silverio e Stella Raffaele - Assessori effettivi; Alfredo Bucco e
Labbrozzi Aldo - Assessori supplenti.
Le
cose non andarono bene nemmeno in questo modo e la vita politica di questo
periodo fu molto travagliata. Ad avvantaggiarsene fu la DC che iniziò il suo
periodo d’oro il 25 settembre 1978 con l’elezione a sindaco di Antonio
D’Atri e si concluse solo nel 1990.
Ma
procediamo con ordine e vediamo cosa accadde tra il maggio 1977 e
quell’infausto, per me, 25 settembre
1978.
Il 9
maggio 1977 si dimise il consigliere del PCI Bianco Rocco ma le
dimissioni vennero respinte; il 3 novembre successivo si dimisero gli assessori
Federico Mancini e Alfredo Bucco, che vennero sostituiti da Antonio
Flamminio e Antonio Giannantonio.
Il 19
giugno 1978 si dimise da consigliere il sig. Alfredo Bucco che venne
sostituito dal sig. Franco Bucco. In quella stessa seduta del consiglio
si dimise il sindaco Ciampoli Giuseppina e con lei finì il tentativo di
sottrarre l’amministrazione alla DC.
Le
cause di quel fallimento sono da ricercare nella disomogeneità politica di una
giunta i cui componenti, probabilmente, non erano ancora maturi per i gravosi
compiti che si trovarono davanti.
Il
25 settembre le cose ritornarono alla “normalità” con l’elezione a
sindaco di D’Atri e della sua giunta che risultò composta dai sigg. Sebastiano
Forlani, Lorenzo Firmani, Antonio Flamminio e Federico Mancini - assessori
effettivi, mentre assessori supplenti furono eletti Franco Bucco
e de Nardis Antonio. Ultima cosa
da segnalare è l’abbandono del consigliere Letterio Zimbaro che il 18
maggio 1978 venne sostituito dal sig. Pietro Poni.
Il
mese di giugno e più precisamente il giorno 8 si tennero le elezioni
amministrative, che videro presenti ben sette liste.
Tra
queste liste fece capolino una lista civica che vedeva una rappresentanza non
di interessi particolari o di scissionisti di qualche partito tradizionale, ma
di giovani e di cittadini che volevano lottare contro la tradizione e la
conservazione, una lista nuova che però non ebbe da parte dell’elettorato la
giusta considerazione.
Il
nome stesso era particolare: Libertà è Partecipazione Popolare e la sua
sigla era Lepp.
Ma
andiamo con ordine ed elenchiamo i partiti così come erano presenti sulla
scheda elettorale.
PCI
- Basterebbe Gianfranco
- Berdini Eugenio
- Bianco Rocco
- Bucco Vincenzo
- Catenaro Rinaldo
- Chiapparicci Enzo
- D’Alessandro Ivana
- D’Amato Antonino
- de Nardis Walter
- Desiderio Pasquale
- Di Battista Rocco
- Di Donato Domenico
- Di Francescantonio Rosario
- Giannantonio Vito
- Grilli Walter
- Iarlori Antonio
- Iarlori Camillo
- Irlandini Luciano
- Olivieri Nicola
- Ucci Tommaso
Due Torri
- Bianco Mario
- Catenaro Franco
- Cupido Donato
- D’Angelo Pietro
- Della Fazia Tommaso
- D’Ottavio Sergio
- Dragani Nicola
- Forlani Sebastiano
- Sciarretta Aldo
LePP
- Iavicoli Amelia
- Improta Maria Luisa
- Pomposo Lucia
- Assente Paolo
- Chiapparicci Eros
- Consalvo Salvatore
- D’Alessandro Luigi
- De Laurentiis Cosmo
- Di Berardino Gaetano
- Di Paolo Rocco
- Di Paolo Vittorio
- D’Orazio Antonio
- Nardone Giustino
- Nenna Luigi
- Tullio Flavio
PRI
- Bucco Rocco
- Catenaro Giovanni
- Catenaro Ottaviano
- Gammaraccio Nicola
- Gammaraccio Raffaele
- Mazziotti Adamo
- Silverio Nino
PSI
- Andreoli D’Alessandro Paolo
- Bianco Achille
- Bianco Alberto Mario
- Bianco Andrea
- Bianco Fileno
- Di Paolo Nevio
- D’Oltremare Gino
- D’Orazio Mario
- Flamminio Andrea
- Flamminio Ciro
- Flamminio Sergio
- Giuliante Ledo Antonio
- Lanci Emidio
- Mancini Andrea
- Moretti Giuseppe
- Stella Raffaele
- Tosto Giuseppe Maria (46)
- Tosto Giuseppe Maria (23)
- Urbisci Maurizio
- Verì Ciriaco
PSDI
- Pesce Giovanni
- Annecchini Giuseppe
- Bianco Tommaso
- Colantonio Nicola
- De Francesco Tommaso
- Iezzi Alberto
- Pieralisi Fernanda
- Santilli Maria
DC
- D’Atri Antonio
- Bianco Antonio
- Bucciarelli Rosario
- Catenaro Giovanni
- Colonna Tito
- De Santis Nicola
- Di Paolo Arduino
- D’Orazio Tommaso
- Dragani Florindo
- Flamminio Vito
- Iarlori Sebastiano
- Iezzi Rodolfo
- Lodi Vittorio
- Mancini Federico
- Nardone Lucio
- Pasquini Armando
- Staniscia Donato
- Staniscia Lorenzo
- Verì Leandro
- Verì Sergio
Questi i risultati
elettorali
Liste |
Voti |
% |
PCI |
430 |
12,63 |
Due Torri |
236 |
6,93 |
LePP |
72 |
2,11 |
PRI |
212 |
6,23 |
PSI |
537 |
15,78 |
PSDI |
64 |
1,88 |
DC |
1851 |
54,40 |
Totale voti validi |
3402 |
97,59 |
Bianche |
31 |
0,88 |
Nulle |
53 |
1,52 |
Totale Bianche e Nulle |
84 |
2,40 |
Totale votanti |
3486 |
84,46 |
Iscritti |
4127 |
|
Gli eletti furono i seguenti:
PCI
- Basterebbe Gianfranco
- Bianco Rocco
- D’Amato Antonino
Torre
- Forlani Sebastiano
PRI
- Silverio Nino
PSI
- Di Paolo Nevio
- Mancini Andrea
- Tosto Giuseppe Maria
DC
- D’Atri Antonio
- D’Orazio Tommaso
- Nardone Lucio
- Lodi Vittorio
- Staniscia Lorenzo
- Bucciarelli Rosario
- Verì Sergio
- Bianco Antonio
- Mancini Federico
- Staniscia Donato
- Di Paolo Arduino
- Iarlori Sebastiano
Il
9 luglio 1980 fu eletta la nuova
amministrazione che risultò così composta:
Sindaco: D’Atri Antonio
Assessori
effettivi:
- Verì Sergio
- Lodi Vittorio
- D’Orazio Tommaso
- Di Paolo Arduino
Assessori
supplenti:
- Staniscia Donato
- Bucciarelli Rosario
Iniziò
in questo modo una lunga amministrazione a guida DC che durerà fino al 1990 e
che scomparve, perchè finì la vita politica della stessa DC.
Il
1985 fu l’anno della riconferma, a grandissima maggioranza, nella carica di
sindaco di Tonino D’Atri ed è stato
anche l’inizio della parabola discendente di questo personaggio, che nel bene o
nel male, a seconda dei punti di vista, ha amministrato per circa tredici anni
San Vito.
Questo 1985 fu caratterizzato dall’ingresso dei giudici nella politica sanvitese
e questo intervento scalfì l’alone d’intoccabilità che circondava la politica e
i suoi rappresentanti.
Ma
andiamo con ordine e cominciamo a presentare i candidati delle varie liste:
PCI
- Giannantonio Carmine Antonio
- Basterebbe Gianfranco
- Berdini Eugenio
- Bianco Florindo
- Bucco Vincenzo
- Capraro Tommaso
- Catenaro Rinaldo
- D’Alessandro Donato
- D’Amato Antonino
- De Laurentiis Cosmo
- de Nardis Walter
- Desiderio Pasquale
- Di Francescantonio Giovanni
- Grilli Walter
- Iarlori Antonio
- Lopo Giuliana
- Olivieri Anna
- Pagliaccio Salvatore
- Patone Lorenzo
- Pietrocola Francesco Paolo
MSI-DN
- Iezzi Giuseppe
- Berghella Luciano
- Bianco Tommaso
- Catenaro Franco
- Consalvo Gianluca
- Del Mastro Olindo
- De Nobile Carmine
- Di Camillo Giuseppe
- De Luca Gennaro
- Di Pretoro Luciano
- Iannamico Antonio
- Marinelli Giusto
- Mastrocola Fiore
- Odoardi Antonio
- Pasquini Salvatore
- Roselli Gennaro
- Simigliani Nicola
- Ucci Luciano
- Urbisci Teodoro
PRI
- Berghella Walter
- Bucco Rocco
- Catenaro Giovanni
- Catenaro Rocco
- Gammaraccio Nicola
- Sciarretta Domenico
- Silverio Nino
PSI
- Flamminio Tito
- Bianco Alberto Mario
- Bianco Carlo
- Bianco Nicola
- Brugnoli Danila
- Bucco Fabio
- Colanzi Caterina
- D’Alessandro Giulio
- D’Angelo Pietro
- De Nobile Nicola
- De Sanctis Levino
- Di Berardino Gaetano
- Di Paolo Nevio
- Giammarino Adelio
- Iarlori Antonio
- Mancini Andrea
- Rullo Robert
- Staniscia Rolando
- Tosto Giuseppe Maria
- Verì Riccardo
DC
- D’Atri Antonio
- Bucciarelli Rosario
- Annecchini Pierino
- Catenaro Alfredo
- Chiapparicci Enzo
- Di Credico Carlo
- Di Paolo Arduino
- Dragani Maria
- Febo Leo
- Iezzi Nunziato
- Lodi Vittorio
- Mancini Federico
- Nardone Lucio
- Nenna Ettore
- Pasquini Antonio
- Rullo Gabriele
- Scaglione Mario
- Staniscia Lorenzo
- Staniscia Rossano
- Verì Sergio
Questi i risultati
elettorali
Liste |
Voti |
% |
PCI |
562 |
16,07 |
MSI-DN |
234 |
6,69 |
PRI |
151 |
4,31 |
PSI |
585 |
16,73 |
DC |
1964 |
56,17 |
Totale
voti validi |
3496 |
97,11 |
Bianche |
53 |
1,47 |
Nulle |
51 |
1,41 |
Totale Bianche e Nulle |
104 |
2,88 |
Totale votanti |
3600 |
88,73 |
Iscritti |
4057 |
|
Gli
eletti furono:
PCI
- Giannantonio Antonio,
- Basterebbe Gianfranco
- de Nardis Walter;
MSI-DN
- Iezzi Giuseppe
PSI
- Flamminio Tito
- Tosto Giuseppe
- Di Paolo Nevio
DC
- D’Atri Antonio
- Bucciarelli Rosario
- Verì Sergio
- Lodi Vittorio
- Staniscia Lorenzo
- Nardone Lucio
- Di Paolo Arduino,
- Catenaro Alfredo,
- Staniscia Rossano,
- Scaglione Mario,
- Mancini Federico,
- Iezzi Nunziato
- Di Credico Carlo
La giunta risultò così composta:
D’Atri Antonio - sindaco - Lodi
Vittorio, Mancini Federico, Bucciarelli Rosario e Staniscia Lorenzo (assessori effettivi); Verì Sergio e
Catenaro Alfredo (assessori
supplenti).
Molti furono gli avvenimenti che caratterizzarono la vita di questa
amministrazione e queste due pagine non sarebbero sufficienti a contenerli
tutti per cui ci limitiamo a riportare il sunto delle delibere di consiglio più
importanti:
n. 1
del 6.3.86
- Dimissioni del consigliere Catenaro Alfredo - Subentra Annecchini
Pierino.
n.
15 del 29.4.86
- Staniscia Rossano subentra come assessore supplente a Catenaro
Alfredo.
n.
135 del 22.12.86
- Ordine del giorno del PCI e del PSI sulla condanna(1) del sindaco D’Atri ad opera del tribunale di
Lanciano del 4.12.86. In quella seduta D’Atri si autosospende e le sue funzioni
vengono assunte dall’assessore anziano Lodi Vittorio.
n.
43 del 23.7.87
- Dimissioni del sindaco D’Atri. Le dimissioni sono respinte dalla maggioranza
DC.
n.
92 del 14.7.88
- Bianco Carlo sostituisce Verì Riccardo, che a sua volta aveva
sostituito Tosto Giuseppe.
n.
117 del 27.9.88
- Dimissioni di Bianco Carlo che viene sostituito da Iarlori Antonio.
Non
fu una legislatura monotona come potevano far pensare i numeri del monocolore
DC, anzi fu una legislatura molto vivace e con una opposizione vigile ed
attenta, che col suo operato mise fine al più lungo periodo amministrativo che
un sindaco avesse avuto fino ad allora a San Vito. Infatti nel 1990 nacque la
Ginestra e per San Vito si aprirono nuove prospettive, che divennero realtà nel
1993.
(1) Per completezza di informazione bisogna
dire che successivamente D’Atri per alcuni fatti venne assolto in appello,
mentre per altri intervenne la prescrizione.
1990
Il
1990 è un anno particolare ed importante nella storia di San Vito.
Sulla base di un’idea di aggregazione contro la DC nasce infatti un
movimento politico nuovo, anticipatore di tutti quegli sconvolgimenti politici
che avrebbero travagliato l’Italia intera. Nasce l’idea di una specie di
comitato di salute pubblica contro la DC.
Questo è stato reso possibile perchè si misero da parte le ideologie,
che fino ad allora avevano impedito che questo avvenisse e avevano fatto la
fortuna politica di questo partito per oltre quaranta anni.
Nella lista del nuovo movimento c’erano tutti, da destra a sinistra;
tutti però accomunati dalla voglia di cambiare le cose e le cose in effetti
cambiarono, anche se il cambiamento non fu repentino e totale, ma ebbe bisogno
ancora di altri anni per divenire stabile.
Alle
elezioni comunali del 7 maggio del 1990
si presentarono queste tre liste:
La Ginestra
- Bianco Vitaliano
- Altobelli Palma
- Basterebbe Gianfranco
- Berdini Luigi
- Berghella Gennaro
- Bianco Carlo
- Bucco Franco
- D’Amato Antonino
- de Nardis Walter
- De Nobile Carmine
- Di Berardino Gaetano
- Dragani Rosanna
- Flamminio Antonio
- Flamminio Tito
- Iarlori Antonio
- Iezzi Rinaldo
- Patilli Nicola
- Silverio Nino
- Verì Anna Maria
- Verì Riccardo
DC
- D’Atri Antonio
- Annecchini Pierino
- Bucciarelli Rosario
- Caporrella Salvatore
- Catenaro Carmine
- Di Credico Carlo
- Di Paolo Arduino
- Flamminio Rocco
- Golato Giuseppe
- Iarlori Sebastiano
- Iezzi Fernando
- Labrozzi Aldo
- Lodi Vittorio
- Mancini Federico
- Nardone Lucio
- Scaglione Mario
- Staniscia Lorenzo
- Staniscia Rossano
- Verì Sergio
MSI
- Iezzi Giuseppe
- Bianco Tommaso
- Catenaro Italo
- Citrini Siro
- Consalvo Gianluca
- D’Angelo Francesco
- Di Girolamo Vincenzo
- Di Paolo Nevio
- Dragani Candido
- Iavicoli Mario
- Marchegiani Umberto
Questi i risultati
elettorali
Liste |
Voti |
% |
La Ginestra |
1678 |
47,30 |
DC |
1750 |
49,33 |
MSI-DN |
119 |
3,35 |
Totale
voti validi |
3547 |
96,85 |
Bianche |
67 |
1,82 |
Nulle |
48 |
1,31 |
Totale Bianche e Nulle |
115 |
3,14 |
Totale votanti |
3662 |
87,04 |
Iscritti |
4207 |
|
e risultarono eletti i seguenti consiglieri:
La Ginestra
- Bianco Vitaliano
- Basterebbe Gianfranco
- Berdini Luigi
- Bianco Carlo
- D’Amato Antonino
- de Nardis Walter
- Dragani Rosanna
- Flamminio Tito
- Patilli Nicola
- Silverio Nino
DC
- D’Atri Antonio
- Bucciarelli Rosario
- Caporrella Salvatore
- Di Paolo Arduino
- Flamminio Rocco
- Iarlori Sebastiano
- Lodi Vittorio
- Nardone Lucio
- Staniscia Lorenzo
- Verì Sergio
Il
risultato fu sorprendente: dieci a dieci, e questo col sistema proporzionale fu
un grosso risultato, tanto che in molti pensarono ad una nuova elezione per
definire meglio una situazione che sembrava destinata all’ingovernabilità.
Invece ci fu una coalizione, che nel mese di agosto portò all’elezione a
sindaco di Bucciarelli Rosario e di
una giunta così composta: Vitaliano
Bianco, Antonino D’Amato, Flamminio Tito e Nino Silverio per la Ginestra;
Rocco Flamminio e Lorenzo Staniscia per la DC.
Ma
qualche mese dopo, il 19 marzo del 1991,
ci fu la tragica scomparsa di Nino
D’Amato, che venne sostituito come consigliere da Palma Altobelli e come assessore da Walter de Nardis.Le cose sembravano procedere bene quando si
verificò la crisi amministrativa causata dalle dimissioni dal gruppo consiliare
della Ginestra di due consiglieri, Nino
Silverio e Nicola Patilli, che
costituitisi in gruppo indipendente, formarono una nuova maggioranza, che il 28
ottobre 1991 elesse sindaco Rosario
Bucciarelli e i seguenti assessori: Vittorio
Lodi, Rocco Flamminio, Sebastiano Iarlori, Nicola Patilli, Nino Silverio e Lorenzo Staniscia. Il parto non fu
indolore, tanto che le polemiche divamparono furiose e qualche scritta
ingiuriosa è stata leggibile per molto tempo sui muri che fiancheggiano le
strade. Ma questa giunta nata sotto il segno inequivocabile dei modi di fare
della prima repubblica non ebbe vita lunga e infatti nel marzo del 1993 il
sindaco si dimise ed al suo posto arrivò il commissario prefettizio, dott.
Giovanni Incurvati.
Le
elezioni del novembre 1993 sono state quelle che, per la prima volta dal 1946,
non hanno visto la presenza della D.C.
La
Ginestra si presentava all’elettorato forte di un’immagine di novità e di
un’apparente unità tale da non dare scampo alle altre due liste presenti in
quella competizione elettorale. Ed infatti la vittoria le arrise con tale
facilità , che la lista raggiunse il più alto numero di suffragi che una lista
abbia mai ottenuto in una competizione elettorale comunale. Neanche la potente
DC dei tempi migliori aveva mai riportato tanti voti.
Queste elezioni erano anche le prime che contemplavano l’elezione
diretta del Sindaco e questo creò dei problemi all’unità interna della
Ginestra.
In
effetti l’unità era solo apparente e la
candidatura a sindaco di Gianfranco
Basterebbe venne messa in discussione più volte e persino da elementi del
suo stesso partito.
Alla
fine la candidatura, pur tra molte polemiche interne, passò, ma va pur detto
che se in quelle elezioni la Ginestra avesse candidato una mazza di scopa
avrebbe vinto lo stesso e a mani basse.
Queste furono le liste ed i candidati:
La Torre
Candidata Sindaco:
Tiziana De Marco
Candidati
consiglieri:
- Ricciuti Vito
- Bianchi Giancarla
- Costantini Giuliana
- D’Alessandro Maurizio
- De Nobile Carmine
- Di Paolo Nevio
- Mancini Claudio
- Nacchia Maurizio
- Nacchia Lucia
- Olivastri Michele
- Onofrj Tommaso
- Ricciuti Giuseppe
La Ginestra
Candidato Sindaco:
Gianfranco
Basterebbe
Candidati
consiglieri:
- Altobelli Palma
- Bianco Carlo
- Bianco Vitaliano
- Casalanguida Andrea
- Catenaro Rocco
- Cinquina Giovanni
- D’Angelo Nicola
-
Di Benedetto Maria Giovanna
- Dragani Anna
- Dragani Rosanna
- Flamminio Tito
- Giannantonio Teresa
- Martelli Domenico
- Olivastri Tommaso
- Verì Anna Maria
- Verì Teresa
Proposta Democratica
Candidato Sindaco:
Ennio Merlino
Candidati
consiglieri:
- Berghella Tiziana
- Berghella Walter
- Bianco Giuseppe
- Bianco Vito
- D’Alessandro Anna Rita
- Della Fazia Emilia
- Flamminio Florindo
- Frattura Luca
- Giuliante Carmine
- Iarlori Luigi
- Golato Anna Rita
- Mancini Gianfranco
- Piangerelli Rita
- Riccobono Francesca
- Testa Gaetano
- Verì Roberto
Questi i risultati elettorali
Liste |
Voti |
% |
La Torre |
206 |
5,95 |
La Ginestra |
2047 |
59,21 |
Proposta Democratica |
1204 |
34,82 |
Totale
voti validi |
3457 |
96,61 |
Bianche |
50 |
1,39 |
Nulle |
71 |
1,98 |
Totale Bianche e Nulle |
121 |
3,38 |
Totale votanti |
3578 |
83,97 |
Iscritti |
4261 |
|
Naturalmente fu eletto sindaco Gianfranco Basterebbe.
Di seguito elenchiamo i
consiglieri di maggioranza e di minoranza che sedettero in Consiglio comunale.
La Ginestra:
- Altobelli Palma
- Bianco Carlo
- Bianco Vitaliano
- Casalanguida Andrea
- Catenaro Rocco
- Cinquina Giovanni
- D’Angelo Nicola
- Dragani Anna
- Flamminio Tito
- Olivastri Tommaso
- Verì Teresa
Proposta Democratica:
- Flamminio Florindo
- Frattura Luca
- Iarlori Luigi
- Golato Anna Rita
- Verì Roberto
La Giunta risultò così formata:
Gianfranco
Basterebbe,
sindaco, Rocco Catenaro, Nicola
D’Angelo, Flamminio Tito e Vitaliano
Bianco, assessori.
La
vita amministrativa andò avanti con una certa tranquillità fino agli inizi del
1997, anno in cui le tensioni accumulate tra il sindaco e la maggioranza dei
consiglieri e degli assessori esplosero in maniera clamorosa e portarono alle
dimissioni del sindaco ed all’arrivo del Commissario prefettizio.
Ma
poichè questa è storia recente, è possibile fare una ricostruzione abbastanza rigorosa
di questi avvenimenti i cui prodromi si ebbero, come già precedentemente
accennato, durante la fase della ricerca del candidato sindaco.
La
candidatura di Gianfranco Basterebbe rischiò di spaccare la Ginestra già
in quel novembre 1993 e ciò era dovuto al fatto che a molti autorevoli
componenti di quel raggruppamento questa candidatura era stata imposta da una
logica spartitoria e dalla decisione di un ristretto gruppo di persone, che
vedeva in questa candidatura lo sviluppo di una strategia che doveva portare
l’uomo più rappresentativo del PDS a ricoprire questa carica.
Per
superare questo scoglio Basterebbe
fece una dichiarazione tranquillizzante ed affermò che nel momento in cui
sarebbe diventato sindaco avrebbe restituito la tessera del PDS e sarebbe stato
il sindaco della Ginestra.
Fu
creduto e da allora cominciarono grossi problemi per la Ginestra.
Il
primo evento clamoroso fu il “processo” al quale furono sottoposti Antonio Iarlori e il sottoscritto, rei
di avere scritto sul numero di dicembre del 1993 del giornale La Ginestra degli articoli nei quali
venivano criticati alcuni atteggiamenti
del sindaco Basterebbe e del PDS durante la campagna elettorale.
Alla
fine del “processo”, il giornale già stampato e pronto per la spedizione venne
epurato nel migliore stile stalinista o fascista che dir si voglia e venne
letteralmente mandato al rogo. Fortunatamente alcune copie si sono salvate e
possono testimoniare di quello scempio.
Ma
quali furono le cause che portarono allo scontro?
L’ipotesi avanzata da me era che la Ginestra era solo un involucro
necessario al PDS per ottenere risultati che non avrebbe mai ottenuto se si
fosse presentato da solo; che era in atto il tentativo di rafforzare la
presenza di questo partito all’interno della Ginestra, che doveva essere
successivamente smantellata e sostituita appunto da un PDS che sarebbe stato la
logica continuazione di quello provinciale, regionale e nazionale.
La
Ginestra, per PDS e simpatizzanti, aveva sostanzialmente esaurito il suo
compito, che, ripetiamolo, era quello di offrire una protezione politica alla
forma partito che in quel momento non godeva di molta popolarità (si era in
piena tangentopoli) e avrebbe dovuto
fare spazio al ritorno dei partiti.
L’ipotesi, per quanto argomentata, non convinse i dirigenti della
Ginestra; essi infatti non riuscirono a percepire in tempo il pericolo in cui
incorreva il modo nuovo di fare politica proprio della Ginestra: al centro
dell’interesse pubblico va posto il cittadino, non il partito.
Io
mi dimisi e qualche mese dopo fui seguito dal prof. Antonio Iarlori.
La
situazione seguitò a precipitare. Qualche mese dopo, nel marzo del 1994, Palma Altobelli si dimise da capogruppo
consiliare della Ginestra e successivamente si staccò dal movimento restando in
consiglio comunale come indipendente.
Naturalmente subì le conseguenze di questo suo gesto con attacchi non
solo politici, ma anche personali, da parte del giornale edito
dall’Associazione Culturale e Ricreativa, tant’è che la cosa degenerò a tal
punto che la disputa finì in tribunale.
Il
tentativo di delegittimare la Ginestra continuava, intanto, in maniera scientifica così che nel 1995 si arrivò sull’orlo dell’abisso,
essendo solo quattro i numeri del giornale editi dall’Associazione e appena una
cinquantina i soci iscritti. La scelta era quella di far morire per consunzione
la Ginestra per fare in modo che sparisse in maniera naturale senza che ci
fosse colpevolezza di alcuno, se non quella dell’incapacità dei suoi dirigenti.
Ma
non tutte le ciambelle riescono col buco e questa più che una ciambella fu, per
gli strateghi che stavano portando a termine l’azione, una frittata.
Cambiate la gestione e la linea del giornale, che ritornò ad uscire
regolarmente e in sintonia con lo spirito della Ginestra, gli iscritti
aumentarono fino a raggiungere il numero di 130.
Ma
la ripresa delle attività non riuscì gradita ai soci facenti capo al PDS, che
cercarono in tutti i modi di impedire la rinascita dell’Associazione.
“Se non hai la forza di sconfiggere un
avversario, alleati con lui”; seguendo questa massima, nell’aprile del 1997
l’assemblea dei soci della Ginestra decise, all’unanimità, di presentare la
lista per le amministrative di novembre.
Le
cose sembravano ricomporsi almeno fino a quando il Consiglio direttivo della
Ginestra decise, in una riunione a fine maggio, di non ricandidare il sindaco
uscente.
Questa decisione fu male accolta, dai predicatori delle teorie
democratiche dell’alternanza, le quali hanno valore quando riguardano gli
altri, mentre sono antidemocratiche ed autoritarie se riguardano la propria
persona.
La
tensione crebbe con alcune scaramucce sempre ricomposte per il bene comune.
Ma a
giugno, in quel triste consiglio comunale di fine giugno, il sindaco Basterebbe, che già aveva preso atto
che la Ginestra non lo avrebbe ricandidato alla carica di sindaco, in modo
plateale ed assurdo, ma che a ben ragionare tanto assurdo non era dato che il
gesto era finalizzato al perseguimento di precisi obiettivi, ritirò la delega
di assessore a Tito Flamminio, provocando
in questo modo la reazione della maggioranza dei consiglieri ed assessori della
Ginestra, che gli tolsero la fiducia e si dimisero da tutte le cariche
ricoperte.
Il
22 luglio fu presentata la mozione di sfiducia al sindaco da parte delle opposizioni
(Ginestra e tre consiglieri di Proposta democratica, e a fine agosto il
consiglio comunale, nonostante i tentativi messi in atto da Basterebbe e la
defezione di uno dei firmatari la mozione di sfiducia, votò a favore della sfiducia e arrivò ad amministrare
San Vito, fino al 16 novembre, il
Commissario prefettizio.
Fu
questa la seconda volta che un
commissario veniva ad amministrare il nostro comune e la terza volta in
assoluto dal 1946 ad oggi.
A
queste elezioni si arriva tra molte polemiche e con una evidente spaccatura tra
gli elettori.
Tutti i mezzi leciti e meno leciti sono stati usati e la violenza
verbale nei comizi e nelle riunioni elettorali è stata incommensurabile.
Vengono fatte circolare illazioni le più disparate a carico dei
candidati delle liste avversarie e lo scontro si polarizza tra la lista del
Gabbiano e quella della Paranza.
La
paura di alcuni di vedere il ritorno di D’Atri e quella degli altri di vedere
scomparire una posizione di privilegio acquisita nell’amministrazione
precedente radicalizza lo scontro e a farne le spese sarà la Ginestra che
ottiene solo il 24% dei consensi rispetto a circa il 37% della Paranza e al 40%
del Gabbiano.
Gli elettori non hanno premiato la scelta coraggiosa della Ginestra che,
andando al di là dei canoni tradizionali,
presentava non solo un candidato sindaco donna, Anna Ballerini, ma una candidata non appartenente al capoluogo, ma
alla frazione di Sant’Apollinare. Certamente non si può parlare di “razzismo
elettorale” anche perché questa scelta è stata bocciata pure dagli elettori di
Sant’Apollinare.
Ma
andiamo con ordine e iniziamo con i candidati a sindaco e a consigliere delle
tre liste.
Seguiamo come sempre l’ordine di presenza sulla scheda elettorale.
La Paranza
Candidato sindaco:
Antonio D’Atri
Candidati
consiglieri:
- Amoroso Antonietta
- Berghella Giustino
- Bucco Erminio
- Catenaro Carmine
- Catenaro Emilio
- Cicchetti Franco
- Cocco Mauro
- Comini Luigi
- Di Renzo Giovanni
- Nardone Nando
- Nardone Orlando
- Nenna Nenna Settimio
- Palermo Nadia
- Silverio Enio
- Verì Lorenzo
- Verì Vito
La Ginestra
Candidata sindaco:
Anna Dragani
Candidati
consiglieri:
- Annecchini Luciano
- Bianco Carlo
- Bianco Vitaliano
- Bucciarelli Vito
- Casalanguida Andrea
- Catenaro Rocco
- Catenaro Tommaso
- de Nardis Walter
- de Nobile Sandro
- De Sanctis Silvana
- Di Berardino Gaetano
- Fantini Antonietta
- Flamminio Lauriano
- Flamminio Tito
- Marganelli Delia
- Verì Eumene
Il Gabbiano
Candidato sindaco:
Gianfranco Basterebbe
Candidati
consiglieri:
- Bianco Anna Rita
- Bianco Guido
- Bianco Rocco
- Catenaro Franco
- Cinquina Giovanni
- Cocco Franco
- Cupido Alessandro
- D’Alessandro Domenico
- D’Angelo Nicola
- Di Paolo Enrica
- Flamminio Anna
- Flamminio Florindo
- Ferraro Pino
- Pagliani Tommaso
- Pagliarone Florindo
- Verì Teresa
Questi i risultati elettorali
Liste |
Voti |
% |
La Paranza |
1245 |
36,32 |
La Ginestra |
825 |
24,07 |
Il Gabbiano |
1357 |
39,59 |
Totale
voti validi |
3427 |
96,83 |
Bianche |
42 |
1,18 |
Nulle |
70 |
1,97 |
Totale Bianche e Nulle |
112 |
3,16 |
Totale votanti |
3539 |
82,64 |
Iscritti |
4282 |
|
Naturalmente viene eletto sindaco il candidato del Gabbiano ed i
consiglieri eletti delle tre liste sono stati i seguenti:
Il Gabbiano:
- Bianco Anna Rita
- Bianco Rocco
- Cinquina Giovanni
- Cocco Franco
- Cupido Alessandro
- D’Angelo Nicola
- Flamminio Anna
- Flamminio Florindo
- Pagliani Tommaso
- Pagliarone Florindo
- Verì Teresa
La Paranza
- D’Atri Antonio
- Nenna Nenna Settimio
- Berghella Giustino
La Ginestra
- Dragani Anna
- Catenaro Rocco
Il
sindaco Basterebbe ha provveduto,
nella prima riunione del Consiglio comunale, a comunicare la composizione della
giunta che è risultata così composta:
Tommaso
Pagliani
- vice sindaco
Anna
Rita Bianco - Cocco Franco
- Nicola D’Angelo - Assessori.
Queste elezioni sono state caratterizzate da due fatti importanti: la
prima è la presenza di una lista di Sant’Apollinare, che, al di là del
programma politico presentato, è caratterizzata da una forte spinta autonomista,
che l’ha portata a non concludere alleanze con altri soggetti politici; la
seconda è la scomparsa dalla competizione elettorale della Ginestra, che dopo
aver condotto una forte opposizione durante la precedente amministrazione, ha
rinunciato a presentarsi al giudizio degli elettori sanvitesi.
Poichè lo scopo di questa pubblicazione è solo quello di riportare i
fatti, non daremo giudizi politici, ma ci limiteremo a riportare solo i fatti
avvenuti.
Al
nastro di partenza si presentano tre liste: la prima, di chiara tendenza di
centro-destra e guidata politicamente dall’on. Anna Nenna, denominata:
Insieme
per il futuro
Candidato sindaco:
Bucciarelli Rosario
Candidati consiglieri:
- Amoroso Bianco Antonietta
- Berghella Sergio
- Bucco Luciano
- Cappetti Claudio
- Comini Luigi
- Costantini Cupido Nicola
- Di Battista Franco
- Giuliante Marino
- Iezzi Fernando
- Nardone Gabriele
- Nardone Nando
- Nenna Nenna Settimio
- Paoloemilio Teresa
- Ruccolo Venceslao
- Staniscia Lorenzo
- Verì Vito
La seconda lista, che al di là del nome, è formata prevalentemente da candidati targati DS, denominata:
Il Gabbiano
Candidato sindaco:
Giannantonio Teresa
Candidati consiglieri:
Basterebbe Gianfranco
Bianco Anna Rita
Bianco Rocco
Cinquina Gianni
Cocco Franco
D'Angelo Nicola
De Nobile Pietro
Di Giovanni Fabio
Flamminio Anna
Flamminio Antonio
Flamminio Florindo
Mancini Donato
Olivieri Rocco
Pagliani Tommaso
Pagliarone Florindo
Tavani Andrea
“Progetto
Comune”
Candidato sindaco
Tosti Giovanni
Candidati consiglieri:
Berdini Luigi
Berghella Carmelina
Berghella Giovanni
Bucco Pierino
Catenaro Andrea
Catenaro Carmine
Catenaro Franco
Di Mele Stefania
D'Ortona Antonello
Dragani Franco
Giuliante Dragani Maria Cristina
Pasquini Rocco
Patricelli Nicola
Ricciuti Giuseppe
Serraiocco Carlo
Toro Mauro
Questi i risultati elettorali
Liste |
Voti |
% |
Insieme per il futuro |
1462 |
42,91 |
Il Gabbiano |
1522 |
44,67 |
Progetto Comune |
423 |
12,42 |
Totale
voti validi |
3407 |
97,29 |
Bianche |
45 |
1,28 |
Nulle |
50 |
1,43 |
Totale Bianche e Nulle |
95 |
2,71 |
Totale votanti |
3502 |
77,55 |
Iscritti |
4516 |
|
Naturalmente è stata eletta sindaco la dott.ssa Giannantonio Teresa, mentre i consiglieri eletti sono stati i seguenti:
Il Gabbiano:
- Basterebbe Gianfranco
- Mancini Donato
- Olivieri Rocco
- Di Giovanni Fabio
- Tavani Andrea
- D’Angelo Nicola
- Bianco Anna Rita
- Flamminio Florindo
- Pagliarone Florindo
- Flamminio Anna
- De Nobile Pietro
Insieme per il futuro
- Bucciarelli Rosario
- Nenna Nenna Settimio
- Staniscia Lorenzo
- Amoroso Bianco Antonietta
Progetto Comune
- Tosti Giovanni
Il sindaco Giannantonio Teresa ha nominato i seguenti componenti la Giunta Municipale: Basterebbe Gianfranco (vicesindaco), Bianco Anna Rita, Mancini Donato e Tavani Andrea (assessori).
Questa Giunta Comunale è stata successivamente, dopo modifica dello
statuto comunale, aumentata di altri due elementi, nelle persone di Olivieri Rocco e Cocco Franco (assessore
esterno).
Le
manovre per questa tornata elettorale iniziano con largo anticipo. Già
nell’estate del 2006 un gruppo di persone tiene delle riunioni di carattere
informale per vedere se esiste la possibilità di costituire una lista unitaria
da contrapporre a quella del Gabbiano per arrivare a quel cambiamento che la
maggioranza dei cittadini chiede.
Le
riunioni continuano e si arriva al mese di dicembre 2006 con una situazione
ormai già ben delineata: bisogna scegliere il candidato sindaco.
Tra titubanze e mal di pancia all’inizio del 2007 viene firmato un
documento unitario che impegna i sottoscrittori ad aderire a questa lista
nascente e a non creare altre liste alternative. Infine viene scelto come
candidato sindaco il dott. Ennio Merlino
e si iniziano le riunioni per la formazione della lista.
A
questo punto le cose si ingarbugliano e i rappresentanti di Alleanza Nazione e
di Sant’Apollinare, chiedono di cambiare il candidato sindaco, perché a loro
dire, il dott. Merlino non era ben visto dall’elettorato.
Poichè lo scopo di questa breve storia non è l’approfondimento e
l’analisi sistematica degli avvenimenti, ci limitiamo a dire che la richiesta
di cambiamento del candidato sindaco spacca in due, quella che fino a poco
tempo prima era una lista unitaria e si formano due liste.
La
prima lista conserva come candidato il dott. Merlino e prende il nome di
“Merlino Sindaco” e la seconda ha come candidato sindaco il sig. Rocco Catenaro
e prende il nome di “Nuova Alleanza per San Vito”.
La
lista “Merlino Sindaco” è composta da indipendenti ed è una lista civica
apolitica, la lista “Nuova Alleanza per San Vito” è composta da ex DC, da
qualche indipendente e da esponenti di spicco di Alleanza nazionale.
Inoltre fondamentale per la vittoria di questa lista è stato l’appoggio,
non tanto celato, dell’on. Anna Nenna che, a dire di molti, ha fatto convergere
i voti delle persone a lei vicine su alcuni candidati.
Molto interessante dal punto di vista politico è stata la presenza della
lista “Gli occhi del popolo”, che rappresentava i partiti della Rifondazione
Comunista e dei Comunisti italiani.
Queste le liste partecipanti e riportate secondo l’ordine di presenza
sulla scheda elettorale.
Nuova
Alleanza per San Vito
Candidato Sindaco:
Catenaro
Rocco
Candidati
consiglieri:
- Berghella Giovanni
- Comini Luigi
- D’Alessandro Aliria
- D’Alessandro Domenico
- D’Alessandro Massimo
- De Nobile Giuseppe
- Di Virgilio Iolanda
- Giuliante Daniela
- Iarlori Antonio
- Iarlori Luigi Rocco
- Nardone Gabriele
- Staniscia Lorenzo
- Tosti Giovanni
- Verì Alfredo
- Verì Vito
- Zinni Antonio
Gli
occhi del Popolo
Candidato Sindaco:
Nardone
Roberto
Candidati
consiglieri:
- Altobelli Mario
- Bova Stefano
- Catenaro Luigi
- Consalvo Guerriero
- Cupido Anna Rita
- Cupido Giacomo
- D’Angelo Nicolò
- De Laurentiis Cosmo
- de Nardis Attilio
- de Nobile Sandro
- Di Cintio Ettore
- D’Intino Alessandro
- Mininni Maximilian
- Nenna Dario
- Parente Leonardo
- Primomo Umberto
Il Gabbiano
Candidato Sindaco:
Giannantonio
Teresa
Candidati
consiglieri:
- Basterebbe Gianfranco
- Cocco Franco
- Di Giovanni Fabio
- Mancini Donato
- Olivieri Rocco
- Tavani Andrea
- De Nobile Pietro
- Flamminio Anna
- Flamminio Florindo
- Altobelli Enzo
- Bucco Claudia
- Cieri Francesco
- De Nobile Giovanni
- Manfrè Catia
- Panaccio Giuliana
- Radica Anna
Merlino
Sindaco
Candidato Sindaco:
Merlino
Ennio
Candidati
consiglieri:
- Alfino Angelo
- Altobelli Celestina
- Altobelli Enzo
- Bianco Fabio
- Casalanguida Andrea
- d’Alessandro Sebastiano
- d’Angelo Pietro
- de Nardis Walter
- di Berardino Gaetano
- Flamminio Andrea
- Flamminio Renato
- Flamminio Tito
- Mancini Fausto
- Nardone Orlando
- Tosto Giuseppe Maria
I
risultati ottenuti dalle quattro liste sono stati i seguenti:
Partiti |
Voti |
% |
Nuova Alleanza per San Vito |
1485 |
43,32 |
Gli Occhi del Popolo |
244 |
7,12 |
Il Gabbiano |
1171 |
34,16 |
Merlino Sindaco |
528 |
15,40 |
Totale
voti validi |
3428 |
97,69 |
Bianche |
31 |
0,88 |
Nulle |
50 |
1,42 |
Totale Bianche e Nulle |
81 |
2,30 |
Totale votanti |
3509 |
74,56 |
Iscritti |
4706 |
|
Ovviamente è stata eletto sindaco il sig. Catenaro Rocco, mentre i consiglieri eletti sono stati i seguenti:
Nuova
Alleanza per San Vito
-
Staniscia Lorenzo
- Iarlori Antonio
- Giuliante Daniela
- Comini Luigi
- D’Alessandro Domenico
- Tosti Giovanni
- Iarlori Luigi Rocco
- Berghella Giovanni
- Verì Vito
- De Nobile Giuseppe
- D’Alessandro Massimo
Il
Gabbiano
- Giannantonio Teresa
- Mancini Donato
- Olivieri Rocco
- Basterebbe Gianfranco
Merlino
Sindaco
- Merlino Ennio
La
lista gli Occhi del Popolo non è riuscita ad eleggere alcun consigliere.
Nella riunione del consiglio comunale del 13 giugno 2007 c’è il giuramento del sig. Rocco Catenaro che assume
la carica di sindaco e che, successivamente, nomina la giunta municipale che
risulta così composta:
- Staniscia
Lorenzo – Vicesindaco e Assessore con delega ai Tributi, all’Agricoltura e
all’Artigianato;
- Iarlori
Antonio – Assessore con delega all’Urbanistica, alla Pubblica Istruzione e
alla Cultura;
- Comini
Luigi – Assessore con delega al Turismo, all’Ambiente, al Demanio e alle
Attività Produttive;
- Tosti
Giovanni – Assessore con delega ai Lavori Pubblici, alla Manutenzione del
Patrimonio e al Personale;
- Giuliante
Daniela – Assessore con delega alle Politiche Sociali e all’Immigrazione;
- D’Alessandro Domenico – Assessore con
delega alla Viabilità.
Attualmente la giunta comunale ha un elemento in meno dato che il prof. Tosti Giovanni si è dimesso e non è stato sostituito.
Il 5 ottobre 2007 si dimette la dott.ssa Giannantonio Teresa della Lista Civica "Il Gabbiano" e subentra come consigliere il sig. Fabio Di Giovanni.
Queste elezioni sono caratterizzate dalla riduzione del numero dei consiglieri, che ogni lista può presentare dato che il numero massimo di candidati alla carica di consigliere si riduce a 7, perché il nostro Comune col censimento del 2001 risultò avere un numero di abitanti inferiore a 5.000.
Ma, a parte questo aspetto tecnico, le elezioni del 2012 sono state caratterizzate dalla presenza di due liste, che si collocavano al di fuori della logica, che aveva portato alla formazione delle liste fino alle elezioni precedenti.
Infatti le due novità sono rappresentate dalla lista “Guardare Avanti”, creata dal nulla da un imprenditore, sanvitese di nascita, ma canadese di formazione, che ha cercato, senza riuscirci, di smuovere le acque stagnanti della vita amministrativa sanvitese e dalla lista “San Vito Bene Comune”, che con il candidato sindaco Giuseppe Ferraro proponeva una gestione innovativa e partecipativa della cosa pubblica.
Questa seconda lista ha avuto maggior fortuna della prima e ha posto, secondo me, le basi per un futuro migliore per la comunità sanvitese.
Comunque ecco le liste che hanno partecipato alla competizione elettorale:
Nuova Alleanza per San Vito
Candidato Sindaco:
Catenaro Rocco
Consiglieri:
- Comini Luigi
- D'Alessandro Massimo
- Giuliante Daniela
- Nardone Gabriele
- Spadaccini Michele
- Staniscia Lorenzo
- Zinni Antonio
San Vito Bene Comune
Candidato Sindaco:
Ferraro Giuseppe
Consiglieri:
- Cardillo Mirko
- D'Amato Federica
- Di Cintio Ettore
- Flamminio Rosalinda
- Manfrè Catia
- Nardone Roberto
- Staniscia Sara
Uniti per la Ripresa
Candidato Sindaco:
Mancini Donato
Consiglieri:
- Altobelli Enzo
- Catenaro Anna Maria
- Cupido Francesco
- Giannantonio Guerriero
- Olivastri Chiara
- Olivieri Rocco
- Urbisci Maurizio
Guardare Avanti
Candidato Sindaco:
Di Berardino Fausto
Consiglieri:
- Bianco Remo
- Casciana Aldo
- D'Alleva Felicia
- D'Angelo Nadia
- De Nobile Giovanni
- Flamminio Renato
- Tosti Tito Maria
Questi risultati ottenuti dalle quattro liste e il Consiglio comunale eletto:
Elezioni comunali |
|
06/05/2012 |
|
Comune di San Vito Chietino |
|
Totale sezioni |
|
Liste |
Comunali 2012 |
||
Voti |
% |
||
Nuova Alleanza per San Vito |
1260 |
38,31 |
|
San Vito Bene Comune |
684 |
20,80 |
|
Uniti per la Ripresa |
1075 |
32,68 |
|
Guardare Avanti |
270 |
8,21 |
|
Voti Validi |
3289 |
96,71 |
|
Bianche |
37 |
1,09 |
|
Nulle |
75 |
2,21 |
|
Contestate |
0 |
0,00 |
|
Non validi |
112 |
3,29 |
|
Votanti |
3401 |
68,36 |
|
Iscritti |
4975 |
|
|
Queste sono le preferenze ottenute dai candidati delle varie liste:
Candidati |
Nuova Alleanza per San Vito |
|||||
Sez 1 |
Sez 2 |
Sez 3 |
Sez 4 |
Sez 5 |
Tot |
|
Comini Luigi |
38 |
48 |
40 |
10 |
15 |
151 |
D'Alessandro Massimo |
12 |
40 |
5 |
2 |
4 |
63 |
Giuliante Daniela |
7 |
9 |
13 |
11 |
178 |
218 |
Nardone Gabriele |
6 |
12 |
45 |
63 |
3 |
129 |
Spadaccini Michele |
4 |
7 |
42 |
10 |
16 |
79 |
Staniscia Lorenzo |
61 |
97 |
33 |
26 |
12 |
229 |
Zinni Antonio |
3 |
13 |
61 |
42 |
18 |
137 |
Totale preferenze |
131 |
226 |
239 |
164 |
246 |
1006 |
Totale voti di lista |
168 |
295 |
285 |
212 |
300 |
1260 |
Differenza |
-37 |
-69 |
-46 |
-48 |
-54 |
-254 |
Candidati |
San Vito Bene Comune |
|||||
Sez 1 |
Sez 2 |
Sez 3 |
Sez 4 |
Sez 5 |
Tot |
|
Cardillo Mirko |
0 |
2 |
0 |
2 |
19 |
23 |
D'Amato Federica |
11 |
4 |
13 |
24 |
0 |
52 |
Di Cintio Ettore |
16 |
38 |
8 |
7 |
2 |
71 |
Flamminio Rosalinda |
15 |
16 |
8 |
1 |
0 |
40 |
Manfrè Catia |
11 |
15 |
9 |
40 |
1 |
76 |
Nardone Roberto |
10 |
25 |
65 |
71 |
16 |
187 |
Staniscia Sara |
2 |
0 |
12 |
7 |
30 |
51 |
Totale preferenze |
65 |
100 |
115 |
152 |
68 |
500 |
Totale voti di lista |
99 |
139 |
157 |
206 |
83 |
684 |
Differenza |
-34 |
-39 |
-42 |
-54 |
-15 |
-184 |
Candidati |
Uniti per la Ripresa |
|||||
Sez 1 |
Sez 2 |
Sez 3 |
Sez 4 |
Sez 5 |
Tot |
|
Altobelli Enzo |
4 |
8 |
33 |
14 |
68 |
127 |
Catenaro Anna Maria |
6 |
6 |
7 |
5 |
51 |
75 |
Cupido Francesco |
77 |
58 |
24 |
12 |
5 |
176 |
Giannantonio Guerriero |
49 |
70 |
13 |
16 |
0 |
148 |
Olivastri Chiara |
8 |
149 |
38 |
10 |
7 |
212 |
Olivieri Rocco |
41 |
37 |
6 |
5 |
1 |
90 |
Urbisci Maurizio |
6 |
15 |
14 |
24 |
2 |
61 |
Totale preferenze |
191 |
343 |
135 |
86 |
134 |
889 |
Totale voti di lista |
215 |
431 |
167 |
113 |
149 |
1075 |
Differenza |
-24 |
-88 |
-32 |
-27 |
-15 |
-186 |
Candidati |
Guardare Avanti |
|||||
Sez 1 |
Sez 2 |
Sez 3 |
Sez 4 |
Sez 5 |
Tot |
|
Bianco Remo |
3 |
26 |
7 |
1 |
3 |
40 |
Casciana Aldo |
7 |
1 |
2 |
13 |
0 |
23 |
D'Alleva Felicia |
2 |
5 |
3 |
3 |
0 |
13 |
D'Angelo Nadia |
1 |
0 |
6 |
9 |
0 |
16 |
De Nobile Giovanni |
1 |
2 |
3 |
1 |
4 |
11 |
Flamminio Renato |
12 |
21 |
1 |
2 |
1 |
37 |
Tosti Tito Maria |
18 |
10 |
2 |
6 |
0 |
36 |
Totale preferenze |
44 |
65 |
24 |
35 |
8 |
176 |
Totale voti di lista |
51 |
94 |
40 |
73 |
12 |
270 |
Differenza |
-7 |
-29 |
-16 |
-38 |
-4 |
-94 |
Questi i consiglieri eletti:
Nuova Alleanza per San Vito
Catenaro Rocco – Sindaco
- Staniscia Lorenzo - Vicesindaco
- Comini Luigi - Assessore
- Giuliante Daniela - Assessore
- Nardone Gabriele
- Zinni Antonio
San Vito Bene Comune
Ferraro Giuseppe
Uniti per la Ripresa
Mancini Donato
Nella riunione del consiglio comunale del 25 maggio 2012 c’è il giuramento del sig. Rocco Catenaro che assume la carica di sindaco e che, successivamente, nomina la giunta municipale che risulta così composta:
- Staniscia Lorenzo – Vicesindaco e Assessore con delega ai Tributi, all’Agricoltura, all’Artigianato e alla Manutenzione del territorio;
- Comini Luigi – Assessore con delega al Turismo, all’Ambiente, Personale e Urbanistica;
- Giuliante Daniela – Assessore con delega alle Politiche Sociali, all’Immigrazione, alla Cultura e all’Istruzione.
Il sindaco tiene per sé le deleghe alle Attività produttive, ai LLPP, al Bilancio e alle Finanze.
Il 30 aprile 2013 si dimette il consigliere Giuseppe Ferraro della Lista Civica "San Vito Bene Comune" e subentra come consigliere il sig. Nardone Roberto
2017-2022
Anche le elezioni di questa tornata vedono una sostanziale novità come l’aumento del numero dei consiglieri che passa da 7 a 12 in totale più il Sindaco.
La lista della Destra “Nuova Alleanza per San Vito” si ripresenta per la terza volta e se la deve vedere di nuovo con la lista “San Vito Bene Comune”, già presente nella passata elezione e la lista “ViviAmo San Vito”, che sostituisce la lista “Uniti per la Riprese” presente nelle passate elezioni.
Queste liste partecipanti e riportate secondo l’ordine di presenza sulla scheda elettorale e il numero a fianco del nome del candidato indica le preferenze ricevute.
ViviAmo San Vito
Candidato sindaco
Altobelli Enzo
Candidati consiglieri
- Berghella Giovanni – 56
- Bucco Claudia – 159
- Conte Marco – 30
- D’Amato Emanuela – 168
- de Nardis Maria Giovina – 169
- Del Bello Pierluigi – 66
- Di Paolo Maria Bettina – 70
- Giannantonio Guerriero – 263
- Iezzi Tommaso – 48
- Mancini Andrea – 44
- Mancini Donato – 188
- Paolucci Matteo – 89
Nuova Alleanza per San Vito
Candidato sindaco
Bucciarelli Rosario
Candidati consiglieri
- Catenaro Rocco – 170
- Bianco Luca – 67
- Bomba Paola – 181
- Bucco Luciano – 139
- Chiavelli Nadia – 108
- Comini Luigi – 132
- Di Cicco Francesca – 137
- Donatangelo Concetta – 108
- Flamminio Sebastiano – 170
- Iurisci Nicoletta – 66
- Nardone Gabriele – 89
- Verì Rocco – 50
San Vito Bene Comune
Candidato sindaco
Bozzelli Emiliano
Candidati consiglieri
- Catenaro Andrea – 217
- Colanzi Caterina – 50
- De Marco Tiziana – 77
- De Nobile Sandro – 99
- Flamminio Rosalinda – 184
- Labbadia Francesca Amalia Silvana – 89
- Larcinese Massimiliano – 68
- Mancini Gabriella – 213
- Nardone Roberto – 254
- Piccinino Alessandro – 77
- Sciarretta Maria Assunta – 69
- Tosti Tito maria – 154
I risultati ottenuti dalle tre liste sono stati i seguenti:
Partiti |
Voti |
% |
Iscritti |
Votanti |
ViviAmo San Vito |
1032 |
32,46 |
5068 |
3261 |
Nuova Alleanza per San Vito |
1055 |
33,16 |
||
San Vito Bene Comune |
1092 |
34,35 |
||
Bianche |
13 |
0,40 |
||
Nulle |
69 |
2,12 |
San Vito Bene Comune
- Nardone Roberto
- Catenaro Andrea
- Mancini gabriella
- Flamminio Rosalinda
- Tosti Tito Maria
- De Nobile Sandro
- Labbadia Francesca
- De Marco Tiziana
ViviAmo San Vito
- Altobelli Enzo
- Giannantonio Guerriero
Nuova Alleanza per San Vito
- Bucciarelli Rosario
- Bomba Paola
Con decreto sindacale del 16 giugno 2017, il sindaco, dott. Emiliano Bozzelli, nomina la giunta municipale che risulta così composta:
- Nardone Roberto: Vicesindaco con delega alle Finanze e personale
- Catenaro Andrea: Assessore con delega all’Urbanistica, Viabilità, Lavori Pubblici e Agricoltura
- Mancini Gabriella: Assessore con delega alle Politiche Sociali, Ambiente e Animali
- Flamminio Rosalinda: Assessore con delega allo Sviluppo Economico.
Inoltre il sindaco ha lasciato per sé le deleghe alla Programmazione e Finanziamenti Pubblici, mentre con decreto sindacale del 20 giugno 2017 conferisce al consigliere De Nobile Sandro l’incarico alla Cultura e Scuola, al consigliere Tosti Tito Maria l’incarico allo Sport e Spettacolo, alla consigliera Labbadia Francesca l’incarico ai Beni Comuni e alla consigliera De Marco Tiziana l’incarico alla Partecipazione e Comunicazione.
Queste elezioni conclusesi con dei margini minimi della lista vincente sulle altre due (37 e 60 voti di differenza), hanno portato una ventata di rinnovamento nella stanca attività amministrativa delle due precedenti sindacature.
Grazie ad un “illustre sconosciuto” sono state battute da un lato la politica fallimentare del centrodestra e dall’altra l’arroganza e il vecchio modo di fare politica del centrosinistra e non c’è stato nemmeno bisogno di ricorrere al fenomeno imperante di questo periodo storico, che va sotto il nome di “grillismo”.
Nel consiglio comunale del 21 marzo 2018 si dimette il consigliere Bucciarelli Rosario e al suo posto subentra il neo consigliere Bucco Luciano.
Dopo poco tempo anche Bucco Luciano si dimette e subentra al suo posto Francesca Di Cicco.
2022-2027
In queste elezioni la particolarità è quella della presentazione di due sole liste, Per San Vito con Angelo Radoccia candidato sindaco e San Vito Bene Comune che ripresenta Emiliano Bozzelli alla carica di sindaco
Queste le liste partecipanti e riportate secondo l’ordine di presenza sulla scheda elettorale e il numero a fianco del nome del candidato indica le preferenze ricevute.
Per San Vito
Candidato sindaco
Radoccia Angelo
Candidati consiglieri
- Bianco Pasquale - 181
- Bomba Paola – 222
- Bucco Luciano – 202
- Comini Luigi – 128
- Crognale Tiziana – 57
- Di Cicco Francesca – 89
- Di Paolo Rosario – 20
- Donatangelo Concetta – 99
- Flamminio Sebastiano – 238
- Iarlori Luigi – 148
- Mancini Simona Venturina – 159
- Testa Maria – 172
San Vito Bene Comune
Candidato sindaco
Bozzelli Emiliano
Candidati consiglieri
- Bucco Claudia - 176
- Bucco Tommaso - 100
- Catenaro Andrea – 300
- D’Amato Federica – 152
- De Luca Pamela – 97
- Di Mele Stefania – 191
- Flamminio Rosalinda – 258
- Giannantonio Guerriero – 222
- Mancini Gabriella – 315
- Nardone Roberto – 592
- Tosti Tito Maria – 106
- Verì Riccardo - 76
I risultati ottenuti dalle due liste sono stati i seguenti:
Partiti |
Voti |
% |
Iscritti |
Votanti |
Per San Vito |
1254 |
42,74 |
5051 |
2991 |
San Vito Bene Comune |
1680 |
57,26 |
||
Bianche |
20 |
0,67 |
||
Nulle |
37 |
1,24 |
E’ stato eletto sindaco il dott. Bozzelli Emiliano, mentre i consiglieri eletti sono stati i seguenti:
San Vito Bene Comune
- Nardone Roberto
- Mancini Gabriella
- Catenaro Andrea
- Flamminio Rosalinda
- Giannantonio Guerriero
- Di Mele Stefania
- Bucco Claudia
- D’Amato Federica
Per San Vito
- Radoccia Angelo
- Flamminio Sebastiano
- Bomba Paola
- Bucco Luciano
Con decreto sindacale del 30 giugno 2022, il sindaco, dott. Emiliano Bozzelli, nomina la giunta municipale che risulta così composta:
- Nardone Roberto: Vicesindaco con deleghe alle Finanze, Personale, Servizi Innovativi e Manutenzioni.
- Mancini Gabriella: Assessore con deleghe alle Politiche Sociali, Ambiente e Animali
- Catenaro Andrea: Assessore con deleghe all’Urbanistica, Viabilità, Lavori Pubblici.
- Flamminio Rosalinda: Assessore con deleghe al Turismo, Commercio ed Artigianato
Inoltre il sindaco ha lasciato per sé le altre deleghe ed in particolare quelle alla Protezione Civile, Demanio e Beni Comuni.
Sempre nella riunione consiliare del 30 giugno 2022 non è stato possibile eleggere il Presidente e il Vice Presidente del Consiglio per problemi tecnici e procedurali.
Nella riunione consiliare del 19 settembre 2022 si riesce ad eleggere il Presidente nella persona del consigliere Guerriero Giannantonio, ma questo fatto provoca l’abbandono della Sala consiliare da parte della minoranza.
Poiché le elezioni si ripetono a scadenza più o meno regolare e mi auguro di esserci ancora per raccontarvi le prossime, ringrazio tutti coloro che avranno la compiacenza di leggere questo libro e arrivederci all’aggiornamento della storia subito dopo le prossime elezioni.
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