Non vivo (2)

   Di fronte al dilemma della definizione "nato non vivo", mi sono rivolto a chi poteva dare un chiarimento ai miei dubbi e cioè al prof. Pino Ferraro e di sotto potete leggere la sua interpretazione di quel "non vivo".  

   È la sapienza degli antichi, magari a scriverlo agli atti sarà stato chi non è andato a scuola, ma ha appreso la saggezza del paese.

   Ha scritto correttamente "nato non vivo". Non si può nascere morto.

   Si muore alla fine della vita, alla fine della propria esistenza, non prima.

   In questo caso si dice perciò che è "nato non vivo" perché la vita non l'ha vissuta.

   È un'espressione di una verità sincera e di una delicatezza estrema.

   La morte è solo dell'essere al mondo, prima di venire al mondo non si può morire e nemmeno essere morto, semplicemente perché non si è.

   Accade inversamente lo stesso quando si annuncia la morte di una persona cara dicendo "non è più" che sottintende "non è più in vita".