La morte

   Ieri una morte assurda ed inspiegabile ha sconvolto  la vita quotidiana del nostro paese.

   Una morte a cui non si riesce a dare delle motivazioni.

   Tredici anni fa Laura Alberico scriveva sulle pagine de "La Ginestra" delle considerazioni in merito alla morte e voglio riproporvene alcuni brani che ne dimostrano la triste attualità con quanto è avvenuto a San Vito.

   "La morte è sempre un evento tragico. A volte essa è il culmine di una lenta e lunga sofferenza, troppo spesso, però, è una circostanza improvvisa, un destino crudele che interrompe il legame con la vita.

   (...) Oggi durante la cerimonia funebre il silenzio ed il dolore erano tangibili, i pensieri sembravano vagare e rincorrersi nell'aria per cercare un appiglio, un ricordo, un sorriso.

   E invece davanti a tutti, così, senza pudore, c'era il dolore di chi resta e di chi continua a guardare, a camminare, a vivere.

   All'uscita della chiesa un applauso.

   (...) Mi sono chiesta perchè gli uomini, per un gusto macabro, applaudono alla morte e sono impotenti di fronte alla vita, perchè si muore senza aver capito perchè si vive."

   Per noi tutti resterà il ricordo, per i familiari il dolore.