La battaglia

   Scontro tra due modi di vedere il futuro del nostro Paese è quello che contrappone l'attuale amministrazione con gli eredi dell'amministrazione Catenaro.

   Da una parte la conservazione del territorio e dall'altra il consumo dello stesso.

   Il manifesto fatto affiggere dalla lista di minoranza "Per San Vito" mette in luce una situazione precaria e di difficile soluzione favorevole per l'attuale amministrazione.

   C'è una ditta che reclama il suo diritto a costruire a c.da Foreste, un'amministrazione che contesta questo diritto e come terzo incomodo in questa diatriba il Tribunale che dovrà stabilire chi ha ragione.

   In attesa della sentenza però sono volati via dalle casse comunali circa 42.000 euro ed altri euro voleranno in caso di sentenza contraria all'amministrazione.

   Valeva la pena spendere tutti questi soldi per la salvaguardia del territorio?

   Difficile dare una risposta dato che ci troviamo di fronte a due modi diversi di vedere lo sviluppo del nostro territorio, ma di fronte ad un fatto compiuto come l'approvazione del progetto del Resort da parte dell'amministrazione Catenaro il tentativo di ribaltarlo non mi sembra la soluzione migliore e meglio sarebbe stato un attento controllo in fase di realizzazione dell'opera.

   Infatti la ditta reclama l'applicazione di un diritto acquisito e "Per San Vito" parla di una "cieca ideologia", che sta alla base del comportamento dell'amministrazione, ma di quale ideologia si tratti non viene spiegato, è solo "cieca".

   Inoltre "Per San Vito" parla di "battaglie politiche sulla pelle di tutti i cittadini".

   In riferimento a quest'ultima affermazione mi permetto di dire che si tratta di battaglie non sulla pelle dei cittadini, ma di battaglie per un futuro più sostenibile.

   Restiamo in attesa della prossima sentenza del TAR.