Arrivederci, Mario

   Ero alla fermata dell'autobus, quando vedo arrivare Berenice con il volto un po' agitato e le chiesi cosa fosse successo e lei in lacrime mi annunciò la morte di Mario.

   Mario e basta senza aggiungere altro, ma tanto mi bastò per capire che si trattava di Mario Cipriani.

   Uno direbbe che si trattava di una morte come tante, un accadimento naturale che prima o poi raggiungerà tutti noi, ma la morte di Mario ci ha sottratto un Mastro muratore di quelli della vecchia scuola, forse l'unico rimasto a San Vito in grado di conoscere le vecchie tecniche murarie e capace di agire per riparare o costruire ex-novo soffitti a "cielo di carrozze".

   Andando in giro per il centro storico di San Vito se uno vede degli ingressi con capitelli rifatti da qualche anno può scommettere che è stato il nostro Mario a ripararle.

   Con Mario si chiude un capitolo di un'arte muraria, che oramai ha ceduto il passo al cemento e al ferro tralasciando il mattone che viene usato solo come materiale decorativo.

   Arrivederci, caro Mario.