1956
Il 27 del mese di maggio ebbero luogo le nuove elezioni comunali e furono caratterizzate da una presenza più marcata delle sigle dei partiti politici, con l’eccezione della sinistra (socialisti e comunisti) che presentò una lista civica denominata “Spiga di grano”.
Ecco le liste ed i candidati:
Scudo Crociato - D.C.
- Ciampoli Amedeo
- Rosato Mario
- Bianco Angelo Guerino
- Pagliaccio Giuseppe
- Iezzi Alfredo
- Di Renzo Giovanni
- De Santis Amelio
- Scaglione Nicolò
- Tolis Giuseppe
- Verì Giovanni
- De Nobile Vito
- De Nardis Amedeo
Sole Nascente – PSDI
- Iavicoli Giovanni
- Marino Maria
- Andreamatteo Ireneo
- Bianco Nicola
- Bianco Vincenzo
- Ciampoli Ezio
- D’Angelo Giovanni
- Esposito Pietro
- Giannantonio Ernesto
- Mancini Alberto
- Palermo Giuseppe
- Annecchini Luigi
Spiga di grano
- Altobelli Mario
- Stella Raffaele
- D’Ercole Ireneo
- Improta Antonino
- D’Alessandro Mario Guerino
- Verì Andrea
- Mancini Angelo
- Bianco Vito
- Mattone Antonio
- Giannantonio Leonardo
- Iarlori Rocco
- Caravaggio Antonio
Stella e Corona – MSI
- Marino della Fazia Arnoldo
- Del Zoppo Mario
- Iezzi Camillo
- Di Giovanni Alberto
- D’Alessandro Piero Emidio
- Ciccotosto Antonio
- Mancini Tristano
- Nardone Pasquale
- D’Alessandro Carmine Antonio
- Di Paolo Francesco
- Verì Antonio Domenico
Sant’Apollinare continuava ad eleggere separatamente i suoi consiglieri e di conseguenza presentava liste autonome:
Scudo Crociato - D.C.
- Giuliante Luigi
- Catenaro Tommaso
- Catenaro Italo
- Staniscia Rocco Marino
Testa di leone
- Sciarretta Giovanni
- Staniscia Domenico
- Dragani Rocco
- Staniscia Domenico
Le elezioni furono vinte dalla DC che ebbe 1078 voti in testa a San Vito e 320 voti in testa a Sant’Apollinare, aggiudicandosi così tutti i candidati della lista, mentre la lista civica “Spiga di grano” ebbe 792 voti in testa ed elesse Stella Raffaele, D’Ercole Ireneo, Verì Andrea e Altobelli Mario, che fu dichiarato ineleggibile; subentrò Improta Antonino, secondo dei non eletti, dato che Giannantonio Leonardo, primo dei non eletti, non si presentò a sostenere la prova d’alfabetismo per permettere, sembra, il subentro del secondo dei non eletti.
Il numero degli elettori era di 3958, il totale dei votanti fu di 3394 con una percentuale dell’85,7%, mentre fu basso il numero delle schede bianche (36) e nulle (60) con una percentuale del 2,7%.
Fu eletto sindaco il sig. Di Renzo Giovanni e la giunta municipale risultò così composta: De Santis Amelio, Rosato Mario, Catenaro Italo e Pagliaccio Giuseppe, assessori effettivi; Bianco Angelo Guerino e de Nardis Amedeo, assessori supplenti.
Il giorno 18 settembre 1957 si dimise da consigliere ed assessore il sig. Rosato Mario, mentre il 17 marzo 1960 furono respinte le dimissioni dell’assessore Bianco Angelo.