Alienazioni

   Dei sette punti all'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale ben 3 riguardano l'alienazione di alcune proprietà comunali.

   Le motivazioni di queste vendite di beni pubblici a privati le conosceremo giovedì prossimo, ma il problema rimarrà ed è difficile capire cosa ci sia sotto questa logica.

   L'amministrazione vende una sua proprietà, incassa la relativa cifra, la spende e la comunità ha un pezzo in meno del suo tessuto urbano.

   Non è meglio se l'amministrazione fa occupare la sua proprietà, fa pagare l'occupazione, incassa per diversi anni la cifra dovuta all'uso e fa restare intatto il suo tessuto urbano?

   Sembra che alla base di queste vendite ci sia la logica del "poco, maledetto e subito", la logica del far cassa.

   Ma è proprio così? o forse c'è l'incapacità a riscuotere le somme dovute per l'occupazione del suolo pubblico?

   Esempi di alienazioni di pubbliche proprietà vengono fin da un passato non certo recente, ma se si continua di questo passo andrà a finire che, per assurdo, potremo alienare ad un privato il Belvedere del Colle e chi vorrà godere del panorama dovrà pagare un biglietto.

   Qualcuno ha detto che se non piace questa politica è sufficiente non rivotare alle prossime elezioni questa lista, ma siamo sicuri che si ripresenteranno alle prossime elezioni?

   E se anche lo faranno e non saranno rieletti, pensate che le proprietà comunali torneranno ai cittadini?