La tolleranza
Un bimbo, parlando con la mamma, li chiamava, senza alcuna malizia, "i signori marrone".
Per alcuni sono quei simpaticoni che ci vedono e già da trenta metri ci urlano "hei amico mio! Come stai oggi?", per altri sono quei rompiscatole che ci assillano nei nostri "impegnatissimi" momenti di vita quotidiana... e pensare che a volte vogliono solo fare due chiacchiere, anche se, prevalentemente, hanno bisogno di venderti qualcosa, qualunque cosa che sia contenuta nelle loro borse.
Purtroppo, simpatici o rompiscatole, non è sempre possibile acquistare da loro e i motivi sono diversi: non si hanno gli spiccioli in tasca, non si ha bisogno di quegli oggetti, non è giusto che facciano concorrenza ai negozianti, che pagano le tasse per vendere gli stessi prodotti, non si è a conoscenza delle regole in materia del proprio Comunello.
Insomma un problema nazionale e pensate che Roccacastello ne fosse immune?
Neanche per sogno, anzi non si salvavano nemmeno gli impiegati comunali, che di regole erano sicuramente a conoscenza, perchè se il paese è piccolo e di gente per le strade non se ne trovava, dove volete che potessero andare a vendere la loro mercanzia? andavano in Municipio dove gli impiegati, sommersi dalle mansioni d'ufficio, trovavano rilassante prendersi una pausa per un po' di shopping.
Possiamo dire, quindi, che a Roccacastello la tolleranza era di casa.