Carta straccia?
I fatidici trenta giorni previsti dallo Statuto comunale sono ormai inesorabilmente trascorsi e, come al solito, la risposta del sindaco non è arrivata.
Penso che il suo disprezzo delle regole, non solo statutarie, ma anche civili, abbia superato ogni limite, dato che per quanto un cittadino richieda dei chiarimenti o segnali dei fatti anomali, lui si ostina a non rispondere.
Mi viene il sospetto che lo Statuto comunale sia scomparso dall'ufficio del sindaco e sia finito in qualche altro locale ed utilizzato per fini poco nobili.
Io non comprendo questa sua testardaggine nel non voler rispondere alle richieste e alle segnalazioni di un cittadino, che chiede solo di sapere come questo nostro Comune sia amministrato e che deve, in questo modo, subire l'arroganza di un potere, che mostra l'insofferenza al confronto, a quel confronto che il sindaco ha sbandierato al primo punto del suo programma elettorale.
Ma al di là di queste considerazioni rimane il problema di un consigliere, che, assentatosi per tre volte consecutive dalle sedute consiliari e senza che nelle deliberazioni di consiglio risulti una benchè minima giustificazione dell'assenza, seguiti a restare al suo posto alla faccia delle norme statutarie.
E' pur vero che il consigliere in questione dovrebbe avere il buon senso o il buon gusto di presentare le dimissioni dato il suo scarso interesse alla partecipazione alle sedute del Consiglio comunale (3 presenze su 7 nell'anno 2015) ed evitare in questo modo la procedura della decadenza, ma si sa che per i politici è quasi sempre valida la massima del senatore democristiano D'Amico, che amava ripetere che è "meglio una santa morte che le dimissioni".
Fermo restando la testardaggine del sindaco nel non voler rispondere alle mie interrogazioni, testardaggine che si espone probabilmente a qualche profilo di illegalità, mi viene il sospetto che o forse in Comune non sappiano come fare per attuare la procedura di decadenza del consigliere in questione oppure che ci sia qualche pressione interessata nel non voler procedere nell'attuazione delle norme statutarie.
Questi amministratori si ripresenteranno l'anno prossimo alle elezioni comunali, seguiteranno a parlare di trasparenza ed altre amenità varie, ebbene, cari concittadini, non prestate fede, non fatevi prendere per il naso ancora una volta.