Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Giovanni Berghella riguardo la sua assoluzione in merito all'approvazione della variante al PRG riguardante c.da Foreste.
Come è nostro costume ringraziamo Giovanni per aver scelto il sito della Ginestra per la pubblicazione della lettera e restiamo a disposizione di chiunque voglia esprimere in merito la sua opinione.
ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE.
La giustizia degli uomini ha detto questo. Per me però, dal punto di vista MORALE la vicenda non è affatto conclusa. Nel procedimento penale che mi ha riguardato sono stato difeso dalla Dott.sa Paola Zulli, l’Avvocato d’ufficio che è stato nominato dal Tribunale di Lanciano, quindi, pur rispettando quanto riportato sul manifesto di Nuova Alleanza per San Vito, credo di aver diritto e titolo di esprimere delle considerazioni personali. Quando mi sono candidato l'ho fatto nel pieno candore che la sentenza ha confermato. A suo tempo i cittadini mi hanno delegato a rappresentarli con il criterio e la diligenza del buon padre di famiglia al quale tutti gli amministratori pubblici sono invitati ad attenersi.
Per gli italiani la casa ha un significato molto importante; non poterla edificare per tanti anni, paradossalmente per me è stata una fortuna!
Come dice il detto: “ Non tutti i mali vengono per nuocere”.
Se non avessi dovuto combattere per realizzarla, non avrei conosciuto la fatica nel senso più estremo, non avrei potuto misurare la pazienza, la tenacia e l’abnegazione di cui sono capace.
Per chi non è a conoscenza della vicenda,fui costretto ad intraprendere una lunga battaglia per poter edificare, questo a causa del precedente piano regolatore che aveva privilegiato la zona di Contrada Foresta a scapito di altre zone tra cui Sant’Apollinare,la più penalizzata.
Quando sono stato eletto nel 2007 come Consigliere, ho svestito i panni della morale privata e del risentimento e indossato quelli della morale pubblica.
Credevo e credo ancora che nel rispetto delle regole e delle tutele ambientali, San Vito ha necessità di crescere sotto ogni profilo, per giunta, non mi sono tirato indietro e ho appoggiato la variante in tutto l’iter del procedimento d’adozione.
Per spiegare bene però quanto ho da dire è meglio che faccia un passo indietro.
Quando mi sono candidato la prima volta nel 2002 con Progetto Comune, il Sindaco Catenaro non c’era; quell’esperienza è stata propedeutica alla sua candidatura e all’elezione del 2007 .
Oggi la missione ha avuto un evoluzione diversa da quella sperata, tranne qualche frana in più, di quel progetto è rimasto solo una cosa ma importantissima.
Sottolineare con decisione e probabile miopia le problematiche di una parte del territorio comunale, ci ha stimolato e fatto allargare l’orizzonte; prendere atto che in modo sinergico possono essere utilizzate le risorse umane e materiali del territorio per il territorio.
Nel 2007 sapevo che dovevo correre… correre…
Con la mia vespa 50 Special feci tanti chilometri, parlai con tante persone che alla fine mi premiarono e ringrazio ancora .
Un’esperienza che mi ha forgiato, senza la quale, forse, oggi non sarei il Giovanni che sono.
Tanti allora si stupirono non della mia elezione ma di come ci ero riuscito dato che l’operazione che dovetti subire non fu proprio da padre di famiglia.
L’accadimento è risaputo e documentato.
Feci scivolare tutto come l’olio, dovevo rappresentare chi mi aveva eletto…
La stessa cosa si ripropose due anni dopo.
Era mia convinzione che l’amministrazione avesse un indirizzo politico diverso, meno moderato di quanto ipotizzato.
Allora grazie ad altri Consiglieri che ringrazio anch’essi, trovai lo spiraglio per una mia candidatura per l’elezione a Consigliere di Maggioranza all’Unione dei Comuni.
Come si sia espresso in merito il Sindaco è nel segreto dell’urna, resta il fatto che i candidati erano due e lui votò quando poteva astenersi non privilegiando nessuno dei “propri figli” ; è un dato verificabile. Non ero un dissidente né sono stato mai fuori della maggioranza.
Spirito critico sanamente costruttivo, questo sì… come il 16 Luglio 2010 quando la seduta del Consiglio Comunale venne interrotta per mancanza di maggioranza e aggiornata al 06 Agosto 2010 .
C’erano da valutare meglio gli oneri compensativi in funzione delle assunzioni e anche questioni tecniche riguardanti l’impatto ambientale.
Neanche nella denuncia ampiamente dettagliata compare questo particolare visto che viene citato solo il Consiglio del 06 Agosto, forse perché poteva evidenziare che gl’interessi dell’Ente e della comunità non erano stati posti in secondo piano.
Ho cercato di fare gli interessi della comunità anche quando ho fatto notare che se si sommavano i vari residui di mutui regressi la cifra che ne scaturiva era considerevole, di varie centinaia di migliaia di Euro. Per un Comune indebitato alla vigilia delle elezioni 2012 la cosa era molto importante, non tanto in funzione elettorale ma per alleviare tante necessità dei cittadini.
Nel 2012 un giorno prima della scadenza della presentazione delle liste, convocato in un magazzino, ho appreso di non essere stato ricandidato; una scelta legittima del Sindaco. Avrei continuato a comportarmi come ho descritto; se ci rifletto, per me forse la cosa è stata positiva considerando l’epilogo.
L’epilogo.
Dopo la denuncia, la Procura di Lanciano, fatte le opportune valutazioni, attivate le procedure di garanzia a favore degli imputati ecc. ecc., ha ritenuto di rinviare a giudizio tutti i componenti della passata maggioranza.
In quasi due anni il Sindaco ancora in carica non mi ha mai contattato né io ho cercato mai di farlo perché immaginavo sarebbe stato più giusto che alla luce del sole ed in modo cristallino, l’onere della spiegazione appartenesse al padre di famiglia.
Forse al Sindaco piace la teoria dei giochi a somma zero dove alla fine vince sempre il silenzio; se fosse così, sarebbe un metodo vecchio e obsoleto di fare politica ma probabilmente non lo sapremo mai.
Sono andato a giudizio da solo, tutelato dalla Dott.sa Zulli che ringrazio ancora.
Con serenità e per la mia serenità rendo pubbliche queste mie considerazioni politiche; il mio auspicio è quello di essere stato esaustivo per le valutazioni che ognuno di voi vorrà farsi.
Giovanni Berghella