Due piccioni....
Ero un ragazzino, frequentavo le scuole elementari, quando nella zona di c.da Foreste, dall'oggi al domani, sorse un bel pozzo di petrolio.
La struttura era ben visibile dallo spiazzo dove ora sorge l'edificio delle poste e le persone che lo vedevano in funzione erano contentissime perchè a San Vito si era trovato il petrolio.
Allora il petrolio, nell'immaginario collettivo, era sinonimo di ricchezza e nessuno, dico nessuno, si poneva il problema dell'inquinamento ambientale tanta era la miseria in cui versavano le famiglie sanvitesi.
Il pozzo così come era apparso scomparve e nessuno pensò più all'estrazione petrolifera nel nostro territorio sino ad oggi con la differenza che il pozzo non sta sulla terra, ma a poche miglia dalla costa, in mezzo al mare.
Vedete come la sensibilità ambientale è cambiata? Quello che cinquanta anni fa era inteso come ricchezza e benessere adesso viene visto come una disgrazia, che bisogna esorcizzare a tutti i costi.
La nostra amministrazione comunale su questo versante è molto attiva con ricorsi e opposizioni a tutti i livelli, politici e amministrativi, eppure qualcosa rientrerà sicuramente nelle casse comunali, le cosiddette royalty.
Ebbene, mi chiedo, perchè l'amministrazione è contraria a ricevere questa fonte di ricchezza, che potrebbe essere reinvestita sul territorio e rivitalizzare il tessuto economico di un paese, San Vito, che sta lentamente morendo?
Non credo che ci sia un sentimento ecologico alla base di questa opposizione, perchè il pensiero dell'amministrazione è abbastanza ondivago in materia ambientale, infatti è contro Ombrina ed a favore della cementificazione in c.da Foreste, è a favore del Parco Marino e contrario al Parco nazionale della Costa dei Trabocchi ed allora?
Non si sa o forse si sa anche se nessuno vuole ammetterlo?
Volete vedere che l'amministrazione, col suo comportamento, vuole prendere due piccioni con una fava?