Negare l'evidenza

   Il 4 giugno 2014 ho presentato, ai sensi dell'art. 64 dello Statuto comunale e del Dlgs n. 33/2013, un'interrogazione (Clicca qui per leggere) al sindaco per chiedere se le Associazioni beneficiarie dei locali comunali avessero presentato alla fine di ogni anno di occupazione l'apposito rendiconto previsto dallo Statuto comunale all'art. 61, comma 4.

   L'art. 61, comma 4, così recita: "Le Associazioni che hanno ricevuto contributi in denaro o natura dall'Ente devono redigere, al termine di ogni anno, apposito rendiconto che ne evidenzi l'impiego".

   La risposta del sindaco (Clicca qui per leggere), nonostante la prescrizione dello Statuto, è stata la seguente: "Le Associazioni non sono tenute a produrre alcun rendiconto in quanto tale attività non rientra nei presupposti delle norme statutarie".

   Ma il sindaco ha letto lo Statuto? E' logico affermare che chi gode di un contributo in denaro o in natura (uso delle sedi) non debba produrre un rendiconto sull'uso fatto dei beni, che hanno ricevuto in uso?

   Cavillare va bene, ma negare l'evidenza mi lascia alquanto perplesso.

   Ultima considerazione: possibile che gli uffici impegnati nella definizione dei costi di funzionamento non riescono a definire i costi, che dovrebbero gravare a carico dei concessionari, visto che la questione è stata posta da mesi all'attenzione dell'amministrazione?