Ma quanto mi costi...
Una lite tra un cittadino ed il Comune di San Vito Chietino ha prodotto una situazione paradossale.
Il cittadino in questione, ritenendosi danneggiato da "infiltrazioni d'acqua proveniente da manufatti e/o aree pubbliche adiacenti", ha citato il Comune per danni e il Tribunale di Lanciano condanna il Comune al risarcimento dei danni subiti e al pagamento delle spese di giudizio e delle parcelle ai legali convenuti.
Tutto ciò rientra nella normale dialettica tra il cittadino e l'Ente, ma la cosa sconvolgente sta nell'esito finale per le casse comunali.
Infatti a fronte di un risarcimento danni di € 2.008,59 c'è la somma esorbitante, se raffrontiamo il danno e l'esito finale, pagata per le spese di giudizio e i compensi degli avvocati, compensi sicuramente rispondenti alle tariffe previste dagli albi professionali, di € 15.860,47.
Adesso viene da chiedersi: perchè deve essere il Comune e di conseguenza i cittadini a pagare questa somma?
Ma il "chi sbaglia paga" vale solo per noi cittadini anche se non siamo noi a sbagliare materialmente?