Una furbata o cosa?

    I nostri funzionari comunali, in base ai regolamenti e per una spesa di importo inferiore a € 10.000,00, possono fare accordi con ditte di fiducia, dopo aver esperito una ricerca di mercato informale, per l'acquisto di prodotti, che servono all'Amministrazione comunale.

   Ebbene, poichè occorre provvedere alla fornitura di un veicolo Fiat Punto Street 1.3 m-jet 75 CV per il costituendo  nuovo ufficio della Polizia Locale si dà luogo alla formulazione di una determina di acquisto (n. 31 del 12.12.2013) della vettura di cui sopra.

   Tutto normale se non ci fosse qualche perplessità in merito alla stesura della determina di cui sopra.

   Infatti non occorre essere degli esperti per sapere che un'autovettura di questo tipo costa molto più dei diecimila euro, che sono il limite per cui si può procedere alla trattativa privata, e questo è riscontrabile anche all'interno della determina dove si afferma che il costo totale dell'autovettura ammonterà alla fine delle 48 rate stabilite per il pagamento a ben 22.392,00 euro.

   Ma se il costo totale è superiore ai diecimila euro non si dovrebbe indire una gara di appalto?

   Molto probabilmente sì, ma siccome i tempi stringono e l'autovettura deve essere pronta quantomeno per il primo gennaio la gara d'appalto non si può fare e allora? Cosa si è fatto per aggirare questo ostacolo? Semplice si è stabilito che poichè la spesa per la prima rata è di € 466,50 e che questa somma può essere ricompresa tra quelle che sono al disotto dei 10.000,00 euro, l'acquisto poteva essere effettuato a trattativa privata.

   Ma poichè, come diceva il grande Totò, è la somma che fa il totale e il totale è di gran lunga superiore ai 10.000,00 euro mi rimane difficile capire come la determina abbia potuto avere il visto di regolarità contabile.

   Rimpiango sempre più il vecchio CO.RE.CO. (Comitato Regionale di Controllo sugli atti amministrativi).