La sistemazione
Roccacastello, lo sapete, è un paese che in piccolo rispecchiava le varie situazioni politiche del paese e in campagna elettorale tutti i partiti si affannavano per recuperare clientele e famiglie numerose per garantirsi la vittoria.
Naturalmente dopo la vittoria bisognava pagare i debitucci fatti e con qualche gruppo familiare non si poteva fare a meno di accontentarne qualche componente.
Uno di questi, particolarmente insistente, tanto fece e tanto brigò che costrinse il sindaco a dargli quello che gli aveva promesso: un posto al Comune.
Ma Roccacastello era un piccolo Comune e di posti non ce n'erano molti per cui il sindaco si trovò in grosse difficoltà anche perchè il posto preteso non poteva certo essere quello di netturbino, l'unico che era disponibile, ma di fronte all'ineluttabilità del fato il nostro aspirante impiegato dovette accontentarsi, perchè, gli fecero capire, l'importante è entrare e poi si vedrà.
Non passarono molti mesi, che il nostro nuovo netturbino si ammalò e fu riconosciuto parzialmente invalido dalla commissione medico-collegiale, che consigliò un cambio di mansione e il nostro netturbino diventò bidello.
Il tutto avvenne nel mese di giugno e a cavallo della chiusura delle scuole.
Le scuole, in quei tempi, riaprivano il 1 ottobre, ma il nostro bidello non riprese servizio, perchè, sfortunatamente, si aggravò e la solerte commissione medico-collegiale trovandolo affetto da "Angina pectoris e ipertensione border line", ne dichiarò la totale invalidità e di conseguenza si consigliava, allora era possibile, il suo pensionamento anticipato.
Il consiglio fu subito accolto dal consiglio comunale e la vicenda si concluse con il pensionamento del bidello.
Passarono circa trent'anni, durante i quali il nostro pensionato visse serenamente la sua vita, coltivò il suo orto vendendone i prodotti e seguitò, questo è importante, a riscuotere la sua pensione di invalido totale.
Sembra che ancora oggi goda di ottima salute.