Il tempo è galantuomo
Può sembrare un modo di dire come tanti, ma è profondamente vero.
Sto facendo un lavoro di recupero della nostra storia politica dal 1960 al 2007, visionando le vecchie delibere presso l'archivio comunale, quando mi sono imbattuto tra le tante nelle delibere n. 37 del 28.9.2000 e 73 del 17.11.2002.
Cosa hanno di importante queste due delibere? Forse niente, ma servono a dare giustizia ad una persona seria come l'ing. Flamminio Tito e a rimarcare l'approssimazione di chi allora gestiva come sindaco il nostro Comune.
Ecco i fatti: Con delibera 37 del 2000 il sindaco- presidente proponeva di approvare l'acquisizione di un mutuo di L. 400.000.000 per la realizzazione di campi polivalenti e la sistemazione del campo sportivo in località Marina.
Nel corso della discussione Tito Flamminio, del Gruppo consiliare de "La Ginestra", "fa presente come ciclicamente si siano verificate delle piene del fiume Feltrino e ciò con grave pericolo delle strutture che sorgono lungo il suo corso. Di ciò non tiene conto l'amministrazione in carica e continua in modo pazzesco a spendere soldi per opere da realizzare sull'alveo del fiume".
Il sindaco-presidente risponde, con una sufficienza che sfiora l'arroganza, che "non vede le grandi preoccupazioni evidenziate dal consigliere Flamminio per quanto attiene i danni che eventuali piene potrebbero arrecare alle strutture sportive attigue al Feltrino".
Passano due anni e con delibera n. 73 del 2002 il Consiglio comunale viene costretto a revocare la delibera n. 37 del 2000, perchè "i campi sportivi polivalenti da realizzare in località Marina da ubicare in adiacenza al Campo sportivo Comunale verrebbero a ricadere in Zona R4 - area a rischio molto elevato - così come individuato dalla Regione Abruzzo con deliberazione di C.R. n. 140/16 del 30.11.99, pubblicato sul BURA n. 30 del 22.9.2000".
Per concludere vorrei farvi notare le date: 22.9.2000 sul BURA si pubblicava il divieto di costruzione nei pressi del Campo sportivo, in data 28.9.2000 il sindaco-presidente non vede le preoccupazioni del consigliere Flamminio. Come mai? Probabilmente o il nostro Comune non era abbonato al BURA o nessuno lo leggeva.