Il silenzio...

   La caratteristica principale del comportamento del sindaco e della sua amministrazione nei confronti dei problemi, che vengono posti sia dai cittadini che dai consiglieri comunali è univoca: il silenzio.

   Da mesi sto chiedendo al sindaco di spiegarmi, perchè un privato ha occupato quello che, apparentemente, dovrebbe essere un suolo pubblico e, nonostante la mie sollecitazioni al prefetto di Chieti e al presidente della repubblica, non riesco ad avere risposta: il sindaco tace.

   Pure la richiesta di sapere a che titolo sono state assegnate delle sedi a diverse associazioni sanvitesi a discapito di altre e pure in questo caso non riesco ad avere risposta: il sindaco tace.

   Nell'assemblea tenuta sabato scorso, 2 novembre, da San Vito Bene Comune, ho appurato che questo gruppo consiliare ha presentato ben 18 tra interrogazioni ed interpellanze e il sindaco non ha pensato di inserirle nell'ordine del giorno del passato consiglio comunale e pure in questo caso il silenzio sembra essere la parola d'ordine.

   Eppure ci sono delle norme che stabiliscono delle scadenze, ma queste norme vengono tranquillamente disattese e nessuno interviene per farle rispettare, ma, viene da chiedersi, perchè deve esserci qualcuno che deve intervenire se le norme non vengono rispettate e chi è questo qualcuno?

   Forse il Procuratore della Repubblica? Ma è mai possibile che il dibattito politico e amministrativo debba passare attraverso le denunce? Cosa costa al sindaco rispettare le norme? Perchè se mi deve una risposta entro 30 giorni, questa non viene data? C'è qualche problema nell'assumersi le proprie responsabilità?

   Non lo so! Ma poi non lamentiamoci se la politica diventa sospetto, se l'esasperazione spinge all'atto estremo di rivolgersi alla giustizia.