Costi
Scorrendo le pubblicazioni apparse di recente sull'albo pretorio del nostro Comune mi ha incuriosito la delibera di Giunta n. 13 avente per oggetto il recupero e valorizzazione di "Palazzo Nobile".
Per i pochi che non lo sapessero faccio notare che questo palazzo, chiamato dai sanvitesi di "Donna Bice", è di proprietà di un privato e che non fa parte delle proprietà comunali come, ad esempio, il palazzo Borga, attualmente sede, non si sa a quale titolo vista la provvisorietà della concessione, di un'associazione locale.
Ho fatto presente questa distinzione tra pubblico e privato, perchè non ho ben compreso come mai l'amministrazione comunale richieda alla Regione ben 300.000,00 euro per la sua ristrutturazione e si sia dimenticato di Palazzo Borga, di proprietà comunale, che pure meriterebbe interventi di restauro.
Sarebbe il caso di porre un'interrogazione al sindaco per conoscere i particolari del caso, ma questo non è compito mio, bensì dei consiglieri di opposizione.
Un'altra cosa che mi ha colpito è stata la somma richiesta, che è la stessa di altri progetti, che hanno impegnato l'amministrazione comunale e prendo come esempio i lavori per la realizzazione del nido d'infanzia.
Due progetti completamente diversi: il progetto del nido è stato redatto da un architetto privato, mentre il progetto di Palazzo Nobile da un ingegnere pubblico, cioè dipendente del nostro Comune; il progetto del nido prevedeva per i lavori a base d'asta la somma di 255.000,00 euro, ammontante all'85% della somma a disposizione, mentre quello di Palazzo Nobile prevede, sempre per i lavori a base d'asta, 224.466,89 euro, ammontante al 75% della somma a disposizione; le spese generali e tecniche per il privato ammontano a 17.205,00 euro, mentre per il pubblico a 33.670,03.
Insomma si spende meno per i lavori diretti e ci sono soldi in più a disposizione, con ben 11.223,34 per imprevisti, voce che non compare nel progetto del nido.
Per maggior chiarezza di chi legge allego una tabella con il raffronto dei costi e poi ognuno è libero di pensare quello che vuole.