Contatori chiusi

   La crisi economica che sta colpendo le famiglie italiane non risparmia nemmeno quelle sanvitesi.

   Le bollette di gas, luce, acqua e telefono arrivano con un'impressionante puntualità e precisione e costringono gli utenti a grossi sacrifici e rinunce per poter far fronte ai pagamenti.

   Quello che più impressiona in questi calcoli sono tutte quelle voci strane che incidono moltissimo sul consumo effettivo di questi servizi.

   Tanto per fare un esempio la piccola sede della nostra Associazione, che qualcuno ha definito con molta ironia "l'ascensore", paga di luce ben 60,00 euro a fronte di un consumo di soli 10 Kw, che producono una spesa di una ventina di euro, per non parlare poi dell'acqua i cui consumi non superano i tre o quattro mc l'anno e che costano circa un centinaio di euro.

   Immagino, di conseguenza, quello che può succedere nelle case normali dei cittadini, perchè la cosa si amplifica moltissimo e fa lievitare enormemente il costo finale della bolletta.

   Sono note le lamentele di chi da tempo non riesce a pagare o paga con ritardo e non perchè non voglia pagare, ma perchè semplicemente non può.

   Le ditte fornitrici a fronte di questi mancati pagamenti reagiscono e chiudono i rubinetti del servizio con le conseguenze facilmente immaginabili.

   Tanto per fare un esempio, corre voce a San Vito della chiusura di decine e decine di contatori del gas, qualcuno parla addirittura di più di un centinaio.

   Non so se si tratti di chiacchiere da bar oppure ci sia un fondamento di verità, perchè se fosse vera la seconda ipotesi ci troveremmo di fronte ad un grave problema sociale al quale, penso, sarà difficile dare una soluzione.

   E i nostri amministratori, ripeto, se queste notizie fossero vere, come intendono comportarsi per venire incontro ai nostri concittadini, dato che si stanno spendendo centinaia di migliaia di euro per finanziare progetti faraonici come il porto e creare costose strutture amministrative delle quali potremmo fare benissimo a meno?