Bandiera Blu
San Vito anche quest'anno, probabilmente, mostrerà orgogliosamente la Bandiera Blu e la cosa non può che farci piacere anche perchè sappiamo bene che la concessione di questo riconoscimento non riguarda la balneabilità di tutta la costa sanvitese, ma solo di una parte.
Infatti non può essere altrimenti anche alla luce della ordinanza del 29 aprile, che delimita le varie zone della nostra costa col divieto di balneazione, zone che sono le seguenti:
- 50 metri a sud del Fosso Cintioni;
- 100 metri a nord e 50 metri a sud della Foce del Feltrino.
Se ci fate caso queste misure sono curiosamente al limite dei confini di uno stabilimento balneare, che si trova, come dire, tra i due fuochi, Cintioni a Nord e Feltrino a Sud.
Inoltre i 50 metri a sud del Feltrino sono difficili da conteggiare con precisione, perchè la foce di questa fogna a cielo aperto, che è questo disgraziato torrente, è molto mobile e nel periodo invernale non è difficile vederla a pochi metri dal porto e di conseguenza se dovessimo partire da lì nei cinquanta metri rientrerebbe sicuramente anche la vicina spiaggia, che si trova al di là del porto.
Fatte queste considerazioni, che sicuramente possono avere un certo valore a livello teorico e non pratico, rimane il grosso problema del Feltrino, che tutti dicono e promettono di bonificare e che resta uno dei fiumi più inquinati se non d'Italia, ma della regione.
Il Feltrino è un grosso problema, ma il Fosso Cintioni? Se sul Feltrino gravano gli scarichi da Castel Frentano in poi, sul Fosso Cintioni quali grossi scarichi si riversano? Quali grandi agglomerati urbani vi scaricano? Come è possibile che non possa essere bonificato?
E poi la bonifica di Cintioni e del Feltrino non comporta uno stato di salubrità delle acque, che non potrà che far del bene alla salute dei cittadini? Ma ai nostri amministratori interessa la salute dei cittadini?