L'assenza
Ho incontrato un amico, nonchè frequentatore di questo sito, che mi ha rimproverato, bonariamente, di scrivere poco in questo periodo e di non dare molte informazioni sulla vita amministrativa del nostro Comune.
In effetti questa contestazione è vera e l'informazione va a rilento, ma non è colpa mia.
Il grosso problema è che a San Vito non succede niente, tutto tace e sembra che i nostri amministratori non ci siano o se ci sono non fanno trapelare niente della loro attività.
Per fortuna che la macchina burocratica va avanti da sola e che il cittadino non viene lasciato in abbandono.
Ma se la maggioranza tace, la minoranza cosa fa? Niente!
E allora viene da chiedersi se sia peggio l'inerzia dell'amministrazione o l'assenza della minoranza.
Dal mio punto di vista penso che la cosa più grave sia l'assenza della minoranza (tale solo per il sistema elettorale dato che rappresenta la maggioranza degli elettori sanvitesi, oltre il 52%), minoranza che dà l'impressione di sedere stancamente in Consiglio comunale e di stare a rimorchio delle iniziative della maggioranza e se questa tace la minoranza fa altrettanto.
Si potrebbe obiettare che i due consiglieri di minoranza non possono essere messi sullo stesso piano, ma fare la classifica di chi si impegna di più rispetto all'altro mi sembra riduttivo.
In un paese dove tutto tace, dove sembra che, usando una frase molto usata in tempo di guerra, "siano passati i tedeschi", un'opposizione decente dovrebbe incalzare gli attuali amministratori e metterli di fronte alle loro responsabilità.
Chieti, a causa del processo Matteotti, venne definita il paese della camomilla e San Vito come dovrebbe essere etichettata? Propongo "il paese del papavero", fiore usato dai nostri vecchi per addormentare i bimbi, che non riuscivano a prendere sonno.