Un "mistero" risolto
La nostra cara amica Laura Alberico ci segnala quella che può essere la soluzione allo schema di Cesare De Titta, che abbiamo pubblicato sul sito alcuni giorni fa.
Si tratta di tradizioni perse: da S.Lucia all’Epifania “I giorni della calandra” o calende di S.Lucia per prevedere il tempo meteorologico dell’anno che verrà.
Era tradizione in Italia e specialmente al sud contare i giorni della calandra per farsi un’idea del tempo meteorologico che si poteva poi presentare nel nuovo anno.
Come funzionano i giorni della calandra: si segna sul calendario il tempo che si manifesta in questi giorni cominciando dal giorno dopo S.Lucia cioè dal 14 dicembre fino all’Epifania. Ogni giorno antecedente il Natale (compreso) rispecchia il tempo che farà nella prima quindicina di ogni mese.
Ad esempio il 14 dicembre rispecchierà la prima quindicina del mese di gennaio, il 15 dicembre la prima quindicina del mese di febbraio e così via fino al giorno di Natale che rispecchia la prima quindicina del mese di dicembre. Dal giorno di Santo Stefano si conta a ritroso fino al giorno dell’Epifania.
Questi giorni rispecchiano invece la seconda quindicina di ogni mese, quindi il giorno di Santo Stefano è la seconda quindicina di dicembre, il 27 dicembre la seconda quindicina di novembre, il 28 la seconda quindicina di ottobre ecc. fino al giorno dell’Epifania che rispecchia la seconda quindicina di gennaio.
Raramente queste previsioni meteorologiche si sbagliano.
(dal sito “Lesinabloggata”)