Il porto

   In vista della prossima campagna elettorale l'amministrazione cala sul tavolo l'asso di briscola: il porto.

   Questa struttura sta nei pensieri dei sanvitesi (?) da molti anni e in tanti ci hanno provato, ma di realizzazione nemmeno l'ombra, anzi...

   Intanto vi riporto alcuni stralci della delibera di giunta municipale n. 90 del 19 dicembre scorso:

Il sindaco richiamata la deliberazione consiliare n. 27 del 14.06.2010 con la quale si è stabilito di avviare il procedimento per le attività tecniche e per gli studi scientifici finalizzati alla rielaborazione del progetto del Porto Turistico di San Vito Chietino sino al livello del progetto preliminare. (...) Visti i pareri espressi dai responsabili dei servizi sulla regolarità tecnica della proposta (...) PROPONE (...) di assumere con la Cassa depositi e prestiti un’anticipazione di €.  250.000,00 per far fronte agli oneri per le spese tecniche relative alla progettazione preliminare relativo al seguente intervento: “Realizzazione Porto Turistico di San Vito Chietino (CH)” e di impegnarsi a restituire l’anticipazione all'atto del realizzo della provvista finanziaria per la progettazione o per la realizzazione dell’opera, e comunque entro il termine massimo di tre anni dalla data di prima erogazione; (...)di prendere atto che il mancato rispetto dei termini di cui al precedente punto produrrà, a seconda dei casi, la revoca o la riduzione dell’anticipazione concessa,  

   Bisogna quindi presumere che la data di erogazione degli euro di cui sopra avverrà fra qualche mese e, probabilmente, in piena campagna elettorale e che questa somma, se le cose non andranno per il verso giusto o se l'eventuale nuova amministrazione, diversa dall'attuale, decidesse di non procedere alla realizzazione dell'opera, dovrà essere comunque restituita, e di corsa, alla CC.DD.PP..

   Se questa amministrazione, secondo me, avesse avuto veramente l'interesse alla realizzazione dell'opera, avrebbe dovuto iniziare a gestirla cinque anni fa, all'atto del suo insediamento, per avere la certezza di avere il tempo, quanto meno, di iniziarla.

   Quale logica sta sotto questa operazione? Iniziare un iter non potendo garantire di portare a termine l'operazione non mi sembra una cosa molto sensata.

   Ma, ipotizzo, se la vediamo in proiezione elettorale, qualche senso comincia ad averla. Insomma un giochino elettorale sulla testa dei sanvitesi?

   Vedremo.