I morti
In apertura di consiglio, il sindaco invita i presenti ad alzarsi per un minuto di raccoglimento in memoria dell'ennesimo soldato caduto in Afghanistan, ma non tutti si sono alzati per rendere omaggio al caduto, anzi si è sentito anche qualche fischio ed un vocio di sottofondo, che volevano manifestare il dissenso di chi non condivideva il minuto di raccoglimento.
Alla fine del minuto, dal pubblico, è venuto l'invito a ripetere la cerimonia per commemorare l'operaio morto sul lavoro nello stabilimento dell'ILVA di Taranto.
Richiesta irrituale, ma accolta da tutti i consiglieri comunali e dal pubblico, che hanno osservato il minuto di raccoglimento nel silenzio più profondo.
Due modi diversi di celebrare una cerimonia di morte, che mi è sembrato una contrapposizione tra due mondi, che non sembrano parlare lo stesso linguaggio.
Nell'antichità, dopo una battaglia, per il grande senso della "pietas", che avevano gli antichi, c'era una tregua tra le parti per permettere a tutti di raccogliere i propri morti per piangerli ed onorarli.
Probabilmente a San Vito la battaglia non è finita e non c'è ancora tempo per la "pietas".
Comunque non credo che sia possibile compilare classifiche per stabilire se un caduto sia più "caduto" di un altro, ma sono certo, che i due morti, che sono stati ricordati oggi nell'aula consiliare, andavano rispettati entrambi per il dolore e il lutto di coloro, che, restando, li piangeranno.