Quando la pubblicità era anche musica e poesia 

   Siamo agli inizi del ’900, quando il dott. Nicola Javicoli, stimato farmacista e industriale di San Vito, ebbe un’idea a dir poco originale. Per pubblicizzare quella che egli definì la «Fosfo-Mellina Javicoli», un ricostituente per bambini prodotto nel suo «premiato laboratorio farmaceutico», si rivolse all’amico Cesare De Titta.

   Il celebre umanista e poeta di Sant’Eusanio del Sangro scrisse quindi per don Nicola un brano poetico, musicato dal maestro Vittorio Pepe, che in quel periodo era un emergente compositore. Nel gennaio 1914 nacque così la canzone, a tempo di valzer lento, «Giro Giro Tondo - la valse des bebés».

   Nicola Javicoli dava molta importanza ai valori nutritivi del miele, sia come alimento che sotto l’aspetto farmacologico. Dai suoi studi fu quindi commercializzatala la «Fosfo-Mellina Javicoli» un prodotto naturale a base di jodio, ferro, fosforo e calcio in miele purissimo, che egli pensò di reclamizzare in maniera insolita e raffinata, coinvolgendo il poeta De Titta. Quest’ultimo, con versi poetici, si riferì alle «alate sorelle in mezzo ai fiori» e al miele, perché «ristori l’umana fibra». L’operazione pubblicitaria fu attuata addirittura qualche anno prima rispetto alla più famosa lettera di Gabriele d'Annunzio, scritta per il parrozzo del pescarese Luigi D’Amico, che promosse il prodotto dolciario solo nel 1919.

   Don Nicola era quindi un personaggio con vasti interessi imprenditoriali e culturali. Egli realizzò una avviata industria per la distillazione, che a quei tempi operava con particolari tipi di impianti, rari da trovare nell’Italia centro-meridionale. Il laboratorio farmaceutico sanvitese produceva anche alcool e cremor di tartaro, che venivano esportati perfino all’estero. Questa attività fu però interrotta bruscamente, a causa dei gravi danneggiamenti a carico dei macchinari, provocati dai bombardamenti del 1943. Lo stimato farmacista di San Vito praticò personalmente anche l’apicoltura, attività che portò avanti con metodi assolutamente scientifici. Nicola Javicoli si occupò di numerose attività, sviluppando, insieme al fratello Giuseppe, intensi rapporti con Cesare De Titta e Francesco Paolo Michetti. I tre si incontravano di frequente a Lanciano, a San Vito (presso la distilleria) e al Caffé «Sirena», di Francavilla al Mare.

   Le pagine ingiallite del pregevole spartito musicale sono state ritrovate casualmente da un nipote del farmacista, il dott. Antonio Bini, che, nel riordinare alcune vecchie carte del nonno, ha scoperto una curiosa pubblicità d’altri tempi.

                                                    Vito Sbrocchi