Protesta

   Erano le 10:15 di venerdì 4 novembre, quando il sindaco prende la parola per commemorare i caduti in una piazza Garibaldi stranamente vuota.

   Non molti i cittadini presenti insieme alle autorità civili e militari e mancavano anche i ragazzi delle nostre scuole, che avrebbero dovuto fare una cornice festante alla manifestazione.

   Finita la cerimonia il corteo delle autorità si sposta alla Marina e a Sant'Apollinare per deporre anche presso quei monumenti una corona d'alloro.

   Non passa molto tempo che si scorge un corteo festoso di studenti e scolari, che sventolando bandierine tricolori si avvicina al monumento ed intona l'inno nazionale.

   Qualcuno si chiede se ci sia stato un difetto di comunicazione tra il Comune e la Scuola, ma sembra che tutti fossero a conoscenza dell'orario esatto dell'inizio della manifestazione.

   E allora come mai si è verificato questo ritardo?

   Qualcuno azzarda un'ipotesi, che lascia perplessi: visti i non buoni rapporti tra l'amministrazione comunale e quella scolastica può essere che si sia trattata di una forma di protesta.

   Può anche essere, ma non credo, se di protesta si tratta, che la cerimonia di commemorazione dei nostri caduti dovesse essere l'occasione per portare avanti una battaglia, giusta o sbagliata che sia, anche perchè questa giornata doveva servire ad unire e non a dividere, per cui preferisco credere ad un problema di comunicazione degli orari.