Tommaso Nobile - 2

   Ho ricevuto da Vito Sbrocchi copia di un suo articolo pubblicato il 13 marzo 1992 su Insieme per San Vito riguardante Tommaso Nobile e che riporto di seguito.

   Don Tumasse

   Un busto di marmo bianco. La sua presenza, solitaria ed austera, dominava il cortile della scuola elementare rivolto su Corso Matteotti, al di sopra di un fusto di marmo nero.

Cliccare qui per vedere la foto

   A fare da contorno al monumento vi erano solo ghiaia e erbetta selvatica, con le caratteristiche "colonnette" di cemento, dalle superiori estremità tondeggianti, che costituivano il recinto della scuola.

   Ma chi era effettivamente il personaggio immortalato in quel bianco busto marmoreo? Perchè oggi non c'è più e dov'è andato a finire?

   Tutt'ora i meno giovani lo chiamano comunemente "Don Tumasse", in realtà si trattava del busto in marmo di Carrara di Tommaso Nobile.

   Negli anni '20, quando era presidente del Consiglio provinciale, egli fece realizzare, nel pieno centro del capoluogo comunale, l'attuale edificio adibito a scuola elementare ed asilo infantile.

   Nato il 24 aprile 1862 , svolse l'attività di avvocato notaio presso il palazzo situato lungo la via che porta il suo stesso nome.

   Patriota e saggio amministratore dedicò tutte le proprie energie a favore della crescita dell'Abruzzo.

   Fu anche presidente del Consiglio Provinciale Scolastico per cui gli venne conferita, per benemerenza, la medaglia d'oro alla pubblica istruzione.

   Dopo la sua morte, avvenuta il 4 aprile 1937, l'Amministrazione Provinciale di Chieti gli fece erigere il monumento commemorativo, nel cortile anteriore della scuola elementare.

   Il busto vi rimase però per circa trent'anni, fino a quando cioè l'Amministrazione Comunale dell'epoca, guidata dall'allora sindaco Sebastiano Forlani, nell'anno 1970 decise di sostituire il busto con l'attuale monumento ai caduti di guerra, nell'ambito della totale risistemazione del cortile. (NdR - Anche il monumento ai caduti dopo oltre trent'anni è stato spostato)

   Da quell'epoca nessuno seppe più dove finì il busto di Tommaso Nobile.

   Allora spinto dalla curiosità, iniziai le ricerche e, solo dopo svariate informazioni, scoprii il luogo in cui viene conservato.

   Decisi così di rivedere quel candido busto marmoreo che, durante gli anni trascorsi alle elementari, vedevo ogni giorno nel cortile della scuola.

   Arrivato sul posto suonai quindi il campanello e, dopo poche istanti, il grande cancello si aprì automaticamente.

   Entrai con tutta la mia autovettura e, percorsi alcuni metri, lo vidì.

   Era lì, sotto il porticato della villa abitata dalla Signora Pierina De Ferri Nobile, provvisoriamente sovrapposto su un grosso vaso di pietra, quasi a darmi il benvenuto.

   Scesi dalla macchina e mi avvicinai per osservare meglio quel ritratto che non vedevo da oltre vent'anni.

   Feci caso subito all'intervento di restauro attuato sul busto, anche perchè notai la presenza di un "nuovo naso", reciso a suo tempo dalle sassate dei vandali.

   Ora sappiamo comunque che il busto di Tommaso Nobile esiste ancora e che quindi il tempo e il poco rispetto degli uomini non sono riusciti a cancellare il ricordo di un uomo che, da vero patriota, ha seriamente amato e rispettato il proprio paese. (Vito Sbrocchi)