In tribunale?
Certamente non sono stati risparmiati gli argomenti nella discussione sull'annullamento per autotutela della delibera di proposta di variante al PRG per la zona di c.da Foreste.
La discussione è stata molto animata e questa volta non eravamo i soliti quattro gatti ad assistere alla seduta, ma ben più dei quarantaquattro della nota canzoncina dello Zecchino d'oro.
Abbiamo sentito sui vari argomenti tutto e il contrario di tutto col risultato che le idee si sono confuse sempre più.
La mia impressione è stata che tutti i consiglieri, quelli che sono intervenuti e quelli che si limitano a dare il solo contributo del voto finale, chi più chi meno, non fossero pregiudizialmente contrari all'insediamento del resort a c.da Foreste, anzi il consigliere Iarlori Luigi, mettendo le mani sulla bocca a mo' di megafono, ha dichiarato di essere favorevole all'insediamento e che avrebbe volentieri votato insieme alla maggioranza, se il suo voto non andasse contro le norme di legge, che, secondo lui, sono violate nell'atto approvato.
Comunque una cosa certa è la dichiarazione, ripetuta più volte, del capogruppo del Gabbiano, che ha affermato che finchè sarà vivo lui a c.da Foreste non ci sarà nessun insediamento edilizio e che, per rinforzare questa sua tesi, ha dichiarato, con grande sorpresa del pubblico presente, che la vendita del terreno da parte del tribunale dovrebbe essere considerata nulla, dato che non risulta l'annotazione sull'atto dell'avvenuto incendio dell'anno duemila come previsto dalla normativa e chiedendo, nello stesso tempo, che la delibera sia inviata per accertamenti alla Procura della Repubblica di Lanciano alla quale avrebbe fatto pervenire, entro breve tempo, anche un suo esposto personale sulla vicenda.
Sorprendente è stata la dichiarazione di voto della maggioranza, affidata al sindaco, che è sembrata più un anticipo di quella arringa difensiva, che potrebbe pronunciare il legale dell'amministrazione, se davvero questa vicenda dovesse finire nelle aule di giustizia e non mi sembra, questa, una buona conclusione per una seppur ingarbugliata vicenda.