La piazza
La fornace scompare?
La storica fornace dei fratelli Ciampoli, raro esempio di archeologia industriale ancora oggi esistente a San Vito Marina, è in vendita.
Da alcuni giorni, infatti, una nota agenzia immobiliare ha attaccato un grande cartello sulla facciata del fabbricato che volge sulla strada statale 16 Adriatica, per reclamizzare appunto la volontà di alienare il bene immobile.
Ciò che preoccupa è che l'imponente stabilimento, dove un tempo si producevano laterizi di ottima fattura, non è sottoposto a nessun vincolo storico, per cui un probabile acquirente potrebbe tranquillamente demolire l'intero opificio e costruirne uno nuovo per la produzione di qualsiasi altro tipo di materiale, perdendo così per sempre un irripetibile prototipo industriale.
La struttura sul Piano regolatore del Comune di San Vito Chietino ricade in zona artigianale e commerciale per piccole e medie industrie di completamento, dove paradossalmente potrebbe essere autorizzata la demolizione e la ricostruzione della fabbrica con l'aggiunta di volumi per la residenza.
Da ricerche storiche si scopre che nel 1874 gli allora fratelli Ciampoli costituirono un’omonima società con l'intento di costruire una fornace di tipo Hoffman a fuoco continuo, dove lavoravano oltre 130 operai.
Nel 1914 fu realizzato invece il primo impianto di produzione meccanica con la trafila, per cui lo stabilimento, da quel momento, diventa promiscuo. La fornace, oltre che con Abruzzo, Lazio e Molise, aveva rapporti commerciali con l'altra sponda dell'Adriatico, per cui spesso, dal molo di San Vito, partivano navi mercantili cariche di laterizi destinati alla Dalmazia.
Vito Sbrocchi