Mors tua vita mea

   In un paese quasi morto dal punto di vista commerciale c'è un'attività molto fiorente ed è quella delle pompe funebri.

   Finora il mercato se lo dividevano la Ditta Martelli, presente da anni a San Vito con una sede in c.so Carlo Marino Della Fazia e la ditta Campli, che pur non avendo una sede fissa è molto ben rappresentata sul territorio.

   Da alcuni giorni in c.so Matteotti si sono aperte altre due sedi di operatori del settore, una, già attiva, dal nome "La Fenice" ed un'altra di prossima apertura, ma pure essa operativa, dal nome "Aldilà".

   Di solito, quando si tratta un argomento del genere, il lettore inizia gli scongiuri più strani con la folle convinzione di essere immortale o che se, purtroppo, la morte con la sua tagliente falce dovesse arrivare, che arrivasse il più tardi possibile dopo essere passata per altre vie e non nei pressi della sua abitazione.

   Ma al di là dell'ironia sull'argomento e non mettendo in discussione la necessità dell'esistenza di queste imprese, la cui professionalità è ben nota, una riflessione bisogna farla.

   E' vero che è il mercato ormai a regolare la nostra esistenza e che è la legge della domanda e dell'offerta a stabilire l'esistenza in vita di certe attività, per esempio muore un'attività di generi alimentari e nasce un'attività di pompe funebri, ma questo ci deve far pensare a cosa è diventato questo paese: un dormitorio, un ritrovo di persone anziane con molta più probabilità di morire dei giovani, che giustifica la presenza di ben quattro operatori del settore del caro estinto.

   L'unica consolazione che possiamo sperare di avere da questa situazione è che la concorrenza dovrebbe far scendere i prezzi sul mercato, ma se pensiamo alla benzina ci renderemo conto che non sempre è così.