Lettera aperta al Sindaco
Sig. Sindaco,
personalmente ci conosciamo da anni ed abbiamo avuto sempre buoni rapporti, ma ci sono dei momenti in cui i rapporti personali si devono mettere da parte e devono far posto a rapporti, diciamo così, formali. I nostri rapporti formali sono quelli che si stanno concretizzando negli ultimi tempi con richieste scritte da parte mia su alcuni aspetti amministrativi che riguardano il nostro Comune. Però, in questo, c'è qualcosa che non funziona. Quando sollevo delle problematiche e richiedo, ai sensi dell'art. 64 dello Statuto Comunale, delle risposte, è vero che lei ha trenta giorni di tempo per rispondermi, ma che i trenta giorni siano il limite massimo. Io non pretendo che la risposta arrivi il giorno dopo e che sia precisa e puntuale come mi aspetterei che fosse, ma almeno che arrivi nei termini previsti dallo Statuto. Invece no! Succede che le risposte siano sempre tardive, a volte non esaustive, ma sempre dopo i termini, costringendomi ogni volta a protestare presso il Prefetto della Provincia di Chieti. Questo non mi sembra un comportamento corretto, un po' perchè mi ricorda quello di altri amministratori del passato, che facevano dell'arroganza e della prepotenza il loro credo e non penso che sia il suo caso, e un po' perchè il rispetto delle regole e del cittadino dovrebbe stare in cima ai suoi pensieri di amministratore eletto. Sì, sig. Sindaco, eletto, perchè dopo che lei ha assunto questa carica è diventato il Sindaco di tutti, di quelli che l'hanno votato e di quelli che non l'hanno fatto. Tenga presente, comunque, che non mi scoraggerò a causa del suo atteggiamento e che seguiterò a scrivere restando sempre in attesa di una risposta, che arrivi nei trenta giorni previsti dallo Statuto.
Walter de Nardis