La piazza - 2° puntata
Questa è la seconda puntata di una storia che rischia, a causa dei tempi della burocrazia, di diventare una telenovela e come tale, prima di passare alla seconda puntata e anche per coloro che non conoscono la prima, occorre fare un breve riassunto.
La storia parte dal 3 agosto 2009 quando ho inviato al sindaco del nostro Comune una lettera (cliccare qui per leggere) con la quale chiedevo chiarimenti in merito ai lavori interrotti di piazza Garibaldi.
Passati i trenta giorni previsti dalla Statuto Comunale per la risposta, ho inviato una lettera (cliccare qui per leggere) al Sig. Prefetto della provincia di Chieti per sollecitare un suo intervento, ma non ho avuto risposta.
In data 10 settembre 2009 ricevo la tanto agognata risposta del sindaco (cliccare su Parte 1 - Parte 2).
Passiamo alla seconda puntata.
Potevo essere soddisfatto della risposta? Certo che no! e di conseguenza in data 11 settembre 2009 invio una seconda lettera (cliccare per leggere), ma il copione si ripete: passati i trenta giorni canonici nessuna risposta.
Non mi sono scoraggiato e, fiducioso nelle istituzioni, scrivo una seconda lettera (cliccare per leggere) al Sig. Prefetto, ma, a tutt'oggi, non ho ricevuto risposta.
Probabilmente esistono al mondo cose più importanti che il rispetto dei diritti di un semplice cittadino, che ha la sola colpa di chiedere.
Nonostante io sia fondamentalmente un ottimista e creda sempre nella correttezza dell'uomo, mi viene un dubbio: ma vuoi vedere che in Comune forse non lo fanno nè per cattiveria nè per arroganza, ma solo perchè non sanno cosa rispondere?
Come estrema forma di protesta dovrò cospargermi di benzina e darmi fuoco nel cortile del Palazzo comunale?
Non ci sperino, ottimista sì, ma fesso no!