Cucù il vigile non c'è più.
Con votazione unanime la Giunta dell'Unione dei Comuni ha approvato
la deliberazione avente per oggetto l'individuazione della nuova
sede del corpo della polizia locale. Dalla lettura della
deliberazione si apprende che la sede di San Vito era momentanea.
Tanto momentanea che i vigili non avevano ancora fatto in tempo a
sistemarsi, che già si sono dovuti ritrasferire a Santa Maria Imbaro
in locali di proprietà della Provincia, il cui concessionario è la
Soc. Cons. Sangro-Aventino. Sarà l'ultimo trasferimento?
Questa
la notizia nuda e cruda. Non voglio entrare nella questione costi
(attivazione sede a San Vito, trasloco, sistemazione e gestione
della nuova sede a Santa Maria Imbaro), tanto sappiamo bene chi ha
pagato e seguiterà a pagare: gli sfortunati automobilisti che
incapperanno negli autovelox, ma qualche riflessione è d'obbligo.
Prima dell'adesione all'Unione dei Comuni San Vito aveva un corpo di
Vigili, che molti ci invidiavano per le capacità e le competenze
professionali che i suoi componenti avevano acquisito nel corso
degli anni, mentre adesso queste competenze saranno dirottate
altrove e sicuramente San Vito avrà dall'Unione meno di quanto ha
dato.
Il sindaco di San
Vito, Rocco Catenaro, ha votato a favore del trasferimento della
sede da San Vito a Santa Maria Imbaro. D'altronde gli attuali
amministratori non avevano dichiarato che i vigili se ne sarebbero
andati dall'Unione? Ebbene dall'Unione no, ma da San Vito sì.
L'opposizione,
che, in altri tempi, ha fatto fuoco e fiamme per problemi anche di
minor importanza, non ha aperto bocca in merito.
Domanda: ma gli interessi della nostra comunità chi li tutela?