Il punto sull'amministrazione comunale Nel 2007 il 65% degli elettori di San Vito decise di dire basta all'amministrazione del Gabbiano, ma chi pensava che le cose sarebbero cambiate è rimasto probabilmente deluso. Sono passati appena due anni e la maggioranza di Nuova Alleanza per San Vito ha già perso due pezzi: il prof. Tosti, che si è dimesso da assessore e il consigliere Iarlori Luigi, che non perde occasione per criticare l'immobilismo di una giunta dedita alla cura della normale amministrazione. Insomma non è cambiato niente o quasi, salvo la perdita della Bandiera Blu 2009, la pulitura parziale dell'area di risulta della ferrovia e l'aumento di ogni tipo di tassa, portata al massimo di quanto previsto dalla legge. Per il resto gli attuali amministratori si sono limitati a portare a termine progetti già avviati precedentemente. Per avere un quadro più esauriente di quanto realizzato in base a quanto promesso in campagna elettorale basta consultare il link presente su questo sito e denominato Amministrazione. Di fronte a questo quadro desolante ci si sarebbe aspettato un'azione incisiva e pressante dell'opposizione, ma questa siede stancamente, quando ci va, sui banchi del consiglio comunale e non riesce a dare il senso della sua presenza fino al punto che qualcuno ha avanzato l'ipotesi di accordi sotterranei tra l'attuale maggioranza e l'opposizione. Certo, però, che il rapporto tra maggioranza ed opposizione, all'inizio della legislatura di 12 a 5, è diventato in pratica di 10 a 7. E' vero che il margine è ancora rassicurante, ma se si dovesse verificare qualche assenza per i più svariati motivi non sarebbe fantascienza pensare ad un'amministrazione in minoranza. Che qualcosa non funzioni poi tanto bene all'interno dell'amministrazione lo mostrano alcuni segnali apparentemente insignificanti, ma che ci danno l'impressione che qualche maretta ci sia stata, vedi la risoluzione unilaterale del contratto con la segretaria comunale e di cui non si capisce ancora il senso. Qualcuno di fronte a questa situazione ha potuto pensare che forse si stava meglio quando si stava peggio e si è pentito di aver votato per l'attuale amministrazione. Non credo che si debba rimpiangere la passata amministrazione del Gabbiano viste le condizioni in cui ha lasciato il nostro paese devastato da un piano regolatore di chiaro stampo elettoralistico. A questo punto ci dobbiamo augurare che questa amministrazione incapace di rispondere ai bisogni della nostra comunità vada a casa e lo faccia quanto prima, anche prima della scadenza naturale, per permettere a forze nuove, sane e vitali di salvare questo paese.
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