Martedģ 23 giugno alle
ore 18.15 l'appello dei consiglieri comunali stava per
finire e le minoranze erano stranamente assenti, quando
entra il consigliere Mancini, che annuncia l'assenza di
Basterebbe e di Olivieri e il prossimo arrivo di Di
Giovanni.
Si approvano i primi
due punti all'ordine del giorno e si passa alle
interrogazioni del consigliere Luigi Rocco Iarlori, che
tutti sanno essere stato eletto nella lista della
maggioranza che amministra San Vito.
Il fatto che un
consigliere di maggioranza interroghi il sindaco non č di
per sč strano nč scandaloso, ma che le interrogazioni siano
mirate a ricordare al sindaco che il programma elettorale
col quale si sono presentati alle elezioni venga disatteso
la dice lunga sui rapporti interni alla maggioranza.
E' noto che i
consiglieri Iarlori Luigi e Tosti Giovanni ci tengano a
rimarcare una diversitą di posizioni rispetto ai colleghi di
lista, ma quando questa diversitą si manifesta con toni
molto forti e il sindaco, persona di solito calma e
moderata, si lascia sfuggire epiteti che hanno offeso la
sensibilitą del consigliere Tosti, che, con un atto formale,
ha chiesto le scuse del sindaco altrimenti avrebbe adito le
vie legali (per la cronaca il sindaco si č scusato) allora
viene da chiedersi cosa stia succedendo nella maggioranza e
ci si sarebbe aspettato anche un intervento da parte delle
minoranze.
Invece, in questa
situazione di quasi rissa, cosa hanno fatto i consiglieri di
minoranza? Niente! Hanno assistito in perfetto stile
anglosassone alla diatriba e hanno, probabilmente, pensato
che tra consiglieri, sindaco ed assessori non fosse il caso
di mettere il dito.
Come a dire che esserci
o non esserci č la stessa cosa. |