Diritto di accesso

   Apparentemente qualcosa sta cambiando, infatti le risposte alla mia corrispondenza col sindaco stanno assumendo tempi normali ed era ora, ma la sostanza non cambia.

   Questi amministratori sono insofferenti al controllo. Prima contavano sulla stanchezza del sottoscritto rispondendo oltre i termini, adesso che i termini sono rispettati si affidano alle espressioni giuridiche, contando sul fatto che il semplice cittadino, a meno che non sia un uomo di legge o che abbia un partito con grande organizzazione alle spalle, non può contestare le loro affermazioni.

   Secondo loro il semplice cittadino se pone delle domande deve far sì che si ravvisi in esse "interessi giuridicamente rilevanti".

   Quali siano questi interessi non si capisce, ma se il cittadino vuole sapere come si amministrano i soldi che paga al Comune in tasse, credo che gli interessi rilevanti ci siano.

   Comunque il mio interesse non è di carattere legale, ma civile e politico nello stesso tempo e mi sconvolge il fatto che nella risposta del sindaco si afferma prima che "l'istanza (..) deve essere esaminata come diritto all'informazione al cittadino" e poi "che il diritto all'accesso non è consentito qualora si traduca in una pretesa di controllo generalizzato sull'operato dell'amministrazione".

   Prima considerazione: Il cittadino elettore non può controllare l'operato dell'amministrazione, ma deve subire e pagare, con aumenti di tasse, gli sbagli che costoro potrebbero eventualmente compiere.

   Seconda considerazione: Probabilmente il portatore di interessi rilevanti è il consigliere comunale, sia di maggioranza che di minoranza, al quale il cittadino dovrebbe fare capo, ma qualcuno li ha mai visti in giro? Cosa fanno? Forse siedono (?) stancamente sulle poltrone del consiglio comunale, come ebbe a dire già qualcuno nel passato?