Confcommercio e trabocchi
di Vito Sbrocchi
Il presidente provinciale di Confcommercio, Angelo Allegrino, torna alla carica protestando contro i trabocchi trasformati in ristoranti. In una lettera, inviata al presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, ai sindaci della costa e alla Asl, chiede che venga trovata una soluzione condivisa per risolvere una situazione che si trascina ormai da anni. «Non si è visto nessun cambiamento - afferma Allegrino - neanche dopo l'introduzione del regolamento intercomunale per la gestione dei trabocchi, approvato lo scorso mese di maggio dai Comuni del litorale. Non possiamo più tollerare una situazione che ogni anno diventa sempre più fuori controllo e che sta seriamente danneggiando i ristoratori della costa». Secondo Allegrino, nonostante i divieti sanciti dalla vigente normativa in materia di pescaturismo, i traboccanti continuano ad esercitare sulle macchine da pesca vere e proprie attività di ristorazione, in barba a tutte le norme sulla sicurezza. Mancherebbero infatti collaudi di staticità, passerelle per disabili, reti fognarie, norme igienico-sanitarie sulle attrezzature da cucina che avrebbero preso il posto dei casotti destinati invece alla rimessa delle attrezzature da pesca. Insomma per Confcommercio l'attività di ristorazione sui trabocchi rappresenta una vera e propria forma di concorrenza sleale nei confronti dei ristoratori del litorale, costretti al pagamento di tasse e balzelli vari e al rispetto delle norme in materia di igiene e sicurezza sul lavoro. «Siamo consapevoli - conclude Allegrino - che i trabocchi rappresentano un simbolo della nostra costa e che potrebbero essere il volano per il turismo, ma il loro ruolo deve essere limitato e ben definito».