Storia di un’altra chimera politica
di roberto nardone
In principio furono i
romani, che costruirono un porto vicino alla foce del fiume Feltrino, per i loro
commerci nell’Adriatico.
Nel periodo medievale furono i Lancianesi e gli Ortonesi a litigarsi,
materialmente, il porto di Gualdum, in quanto punto strategico per il commercio
a mare. Vi furono morti, feriti, orecchie tagliate, promesse di vendetta, ma al
cittadino sanvitese poco interessava, poteva solo passare da un occupazione ad
un’altra.
Infine, dopo varie vicissitudini e fasi storiche si è arrivati al molo, da
passeggio, lingua da promende primaverile, magicamente arredato dai trabocchi da
pesca.
Il sanvitese, si capisce, ha sempre avuto un rapporto particolare con il
porto.
Dal porto arrivavano soldi ed economia. Dal porto si poteva dominare il mare,
riparando le barche dalle burrasche, pescando, vendendo i prodotti che il mare
donava, dal porto guardando l’orizzonte si poteva sognare. Sogni di speranza e
di vita migliore.
Negli ultimi cinquanta anni, il porto per i sanvitesi è sempre stato un
astratto, un dipinto iniziato e mai finito dai vari pittori che si erano
sporcati le mani con colori e matite.
Diversi sindaci, di tutti gli schieramenti politici, hanno basato la propria
campagna elettorale sul porto, come modello di sviluppo della nostra economia.
Molti sindaci in questione erano pienamente consapevoli della infattibilità
dell’opera, sia dal punto di vista progettuale, sia dal punto di vista
finanziario, ma come dimostrato dalla storia elettorale una promessa vale più di
un impegno concreto.
Le varie amministrazioni Dc, Pds, Pd degli ultimi trent’anni hanno targato la
loro azione politica con il porto turistico, il famigerato approdo per le
barche, fondamentale per il rilancio del nostro comune.
Abbiamo sentito parlare di darsene, bracci ad “L”, bracci a “T”, con cooperative
misto pubblico-private che delineavano scenari faraonici, sindaci che già
compravano barche da attraccare.
Non si è mai visto nulla e nulla si vedrà come sempre.
L’amministrazione Catenaro da un anno a questa parte è ritornata alla carica,
destandosi dal proprio torpore esistenziale e politico, con la delibera n°27
del 14-06-2010, dove si propongono con un’idea nuova sullo scenario
sociale sanvitese, REALIZZAZIONE PORTO TURISTICO - LINEE GUIDA.
Durante la discussione per la realizzazione del porto sia elementi della
maggioranza, sia elementi della minoranza in consiglio comunale hanno mostrato,
giustamente, le proprie perplessità che riassumiamo:
Il capogruppo di minoranza dr. Basterebbe:
questa è la quarta volta che
in sede di Collegio si esamina la problematica del Porto Turistico di San Vito
Chietino, senza peraltro mai giungere ad una realizzazione della struttura,
certamente condivisa dai sanvitesi ma di estrema difficoltà, per una serie di
motivi tecnici e soprattutto economici.
Ricorda oltretutto che le iniziative private non hanno avuto esito positivo
perché una struttura portuale è stata ritenuta non produttiva e pertanto secondo
le logiche e le regole di investimenti imprenditoriali non fattibile.
Pur tuttavia, nonostante questo trascorso di storia, comprende, continua il consigliere, come questa Amministrazione riproponga l’iniziativa, ma non comprende che venga riproposta affidando nuovamente un incarico di progettazione.
Invita l’Amministrazione a riflettere su quanto si vuole fare, per evitare che tale procedimento si trasformi poi in un nocumento economico, per il quale i cittadini saranno chiamati a pagare.
Anche da parte della maggioranza vengono sollevati
dubbi. Detto da
loro…
Il cons. Iarlori Luigi Rocco:
Si rischia ancora una volta, a
mio avviso, di pagare il progetto preliminare senza avere nessuna assicurazione
sulla realizzazione del porto.
Ma questo sarebbe il male minore perché da quello che potuto approfondire e capire io, rischiamo di creare un notevole disagio economico patrimoniale alle future generazioni.
Le responsabilità richieste dal Comune con questa proposta sono tali da dover impegnare i propri capitali ed immobili disponibili per garantire l’equilibrio economico-finanziario dell’investimento e della fattibilità del progetto. Viene oltretutto richiesto di garantire le tariffe minime anche in fase di operazione del progetto per mantenere l’equilibrio economico- finanziario del concessionario.
Inoltre sempre a pag. 4 della proposta si legge che la concessione avrà la durata non superiore a 30 anni, ma subito dopo a pag. 5 si legge che l’amministrazione comunale al fine di assicurare il proseguimento dell’equilibrio economico-finanziario degli investimenti del concessionario, potrà stabilire che la concessione possa avere anche una durata superiore a 30 anni con evidente incoerenza con quanto affermato poco prima.
Ho l’impressione che tutta la proposta sia stata pensata e scritta ad esclusivo vantaggio del futuro concessionario, trascurando quella che deve essere la tutela dell’Ente concedente, che è il Comune.
Cari colleghi consiglieri capisco che abbiamo voglia tutti di dotarci di una simile struttura, ma badiamo bene a non perdere di vista quello che deve essere il nostro interesse, cioè realizzare l’opera con il massimo vantaggio per il Comune.
Proprio da quest’ultima nota si può partire per analizzare a pieno la
situazione.
Come da immagine prendiamo in analisi il bando ed i vari capitolati pubblicati
sul sito del comune di San Vito Chietino, quindi come atto pubblico a
disposizione di cittadini ed imprese.
Il bando integrale come si può leggere dalle proprietà
del file Pdf è stato realizzato dall’ingegnere Di Marco, coadiutore tecnico
dell’ Ing. Corrado Verì , come possiamo capire dalla costituzione dell’ufficio
pubblicata sul sito del comune.
http://www.comune.sanvitochietino.ch.it/gli-uffici/ufficio-urbanistica
Ufficio Urbanistica
Largo Altobelli, 1
Orario apertura al pubblico: 9:00 - 12:00 dal Lunedì al Venerdì
Orario apertura al pubblico: 16:30 - 18:30 Lunedì e Giovedì
Telefono 0872.619125-8
e-mail: urbanistica@comune.sanvitochietino.ch.it
Dirigente: Ing. Corrado VERI'
Tecnico: Ing. Angelo DE MARCO
Esecutore Amm.vo: Riccardo CANIGLIA
Fino a questo punto tutto va bene. Da questo punto in poi iniziano le noti dolenti.
Sul lo schema di contratto per l’INCARICO RELATIVO AI
SERVIZI TECNICI PER LA PROGETTAZIONE PRELIMINARE DEL PORTO TURISTICO CON GLI
STUDI DI BASE, sempre dall’analisi delle proprietà del file pdf, riscontriamo
che l’autore è un fantomatico, Domenico Di Monte, del quale abbiamo poche
notizie.
Ma iniziano a sorgere i primi dubbi. Perché utilizzare uno schema già
utilizzato, o meglio perché utilizzare uno schema fatto da una persona che non
sia un componente dell’ufficio tecnico, organo incaricato della redazione del
progetto???
In seconda istanza, perché ricalcare uno schema già utilizzato? Per convenienza
lavorativa o perché si sta ricalcando il processo che qualche ente ha già
utilizzato?
Eppure i tecnici sopra elencati prendono fior di quattrini.
Ma andiamo avanti e forse ci schiariremo le idee.
Sul CAPITOLATO D’ONERI RELATIVO AI
SERVIZI TECNICI PER LO STUDIO DI FATTIBILITÀ E PER LA PROGETTAZIONE
PRELIMINARE DEL PORTO TURISTICO DI SAN VITO CHIETINO
analizzando le proprietà del file PDF scopriamo che l’autore è Petrosino
Donato, già segretario comunale di Termoli, nonché vice sindaco del comune
di Rodi Garganico.
Di sotto uno scritto tratto dal sito del comune di Rodi Garganico che ci aiuta a
capire meglio la situazione:
Comune
di
RODI GARGANICO
Centralino:
0884.919411 - Fax 0884.965263
Home Page: www.comune.rodigarganico.info
e-mail : sindaco@comune.rodigarganico.info
Piazza Papa Giovanni XXIII, 1 - 71012 RODI GARGANICO
SINDACO
D'ANELLI CARMINE
Telefono
Sindaco: 0884.919410 - 329.3174512
e-mail Sindaco: sindaco@comune.rodigarganico.info
Il Sindaco riceve il martedì ed il giovedì
dalle ore 10.00 alle ore 13.00
Nato a Desio (MI) il 20 giugno 1957, vive a Rodi Garganico. Coniugato con la signora Germana, tre figli, Biagio, Maria Teresa e Susanna. È Funzionario delle Ferrovie del Gargano.
Il suo impegno in politica risale ai primi anni ottanta nelle fila del Partito Socialista Italiano. Dal 1995 al 1999 è stato Assessore al Turismo al Comune di Rodi Garganico.
Nel 1999 aderisce a Forza Italia, partito con la cui lista, nel maggio 2002, viene eletto Sindaco una prima volta. Nel maggio 2007 rieletto a capo della lista civica “d’Anelli Sindaco”. Nell’aprile del 2008 è stato eletto Consigliere alla Provincia di Foggia nella fila del Partito delle Libertà con la lista civica “Lista del Presidente Pepe”. Attualmente è Capo Gruppo della formazione “Pepe Presidente” al Consiglio provinciale di Foggia ed è Presidente della Commissione Consiliare provinciale “Trasporti ed Assetto del Territorio”. Inoltre, in seno alla Comunità del Parco Nazionale del Gargano, riveste la carica di Presidente dei Sindaci.
I cittadini, riconfermando Carmine d’Anelli con un consenso quasi plebiscitario, hanno voluto premiare la puntualità del suo primo Governo nel realizzare tutti gli impegni assunti con l’elettorato ed esprimere condivisione per i programmi proposti per il successivo quinquennio. Anche i progetti della Giunta attuale si allineano perfettamente, sotto il profilo della continuità, con la precedente Amministrazione. Notevole è l’impegno nella realizzazione delle grandi opere, prima fra tutte, la costruzione del porto turistico denominato “Marina di Rodi Garganico Maria SS. della Libera”, unico porto-marina della Regione, che sarà inaugurato nel maggio 2009 con un costo complessivo previsto di 17 milioni e 600 mila euro. Il progetto, presentato dal Comune soltanto nel novembre 2004, prevede la realizzazione di 357 posti barca e di un braccio di sottoflutto che ospiterà locali destinati al terziario con caratterizzazione turistica. L’opera, per i notevoli benefici che apporterà sia sotto l’aspetto occupazionale sia a sostegno dei servizi turistici, interesserà non soltanto il litorale di Rodi ma tutta la costa del Gargano.
Con finanziamenti provenienti dalla vendita dei loculi sono stati appaltati ulteriori lavori di ampliamento del cimitero. In fase di ultimazione anche la ristrutturazione della storica Chiesa del Crocifisso e, realizzata a tempo di record, la pista ciclabile che collega il lungomare di Rodi Garganico a quello di Lido del Sole. Ultimati anche i lavori di adeguamento della viabilità di Corso Giannone. La Giunta d’Anelli, sempre attenta al sociale, ha in programma iniziative a favore delle categorie più deboli e disagiate.
Vice Sindaco
PETROSINO DONATO
telefono: 0884.919410
Il tratto in rosso ci fa
capire come questo file è arrivato magicamente nel capitolato del porto di San
Vito.
I lavori di progettazione e realizzazione del porto di Rodi Garganico sono stati
eseguiti dalla ditta PIETRO CIDONIO SPA, molto nota agli addetti ai lavori per
aver realizzato porti, darsene, semi galleggianti ecc in giro per il
mediterraneo.
http://www.cidonio.it/home.htm
Tratto ancora più importante di quest’inciucio in salsa adriatica è capire chi
ha realizzato la DICHIARAZIONE RELATIVA AI REQUISITI CAPACITÀ ECONOMICO
FINANZIARIA. In pratica le aziende che risponderanno al bando dovranno per
forza di cose appartenere ad un categoria specifica (classe VII – categoria c )
per poter essere ammessi. Non solo nonostante questa appartenenza che definisce
la spessore professionale dell’azienda, la stessa deve rispondere ai seguenti
requisiti economici:
fatturato globale per servizi attinenti all’architettura ed all’ingegneria ed altri servizi tecnici di progettazione di cui alla tabella 12 dell’Allegato A del D. Lgs. n.163/2006, espletati negli ultimi cinque esercizi antecedenti la pubblicazione del bando, per un importo almeno pari a 3 volte l’importo a base d’asta (€ 773.502,90 = € 257.834,30 x 3);
l’avvenuto espletamento negli ultimi dieci anni di servizi attinenti all’architettura ed all’ingegneria ed altri servizi tecnici di progettazione di cui alla tabella 12 dell’Allegato A del D. Lgs. n.163/2006 relativi a lavori appartenenti alla classe e categoria dei lavori i cui si riferiscono i servizi da affidare (classe di riferimento: VII; categoria C), individuate sulla base delle elencazioni contenute nelle vigenti tariffe professionali, per un importo globale non inferiore a tre volte l'importo stimato dei lavori da progettare (€ 22.500.000 = € 7.500.000 x 3);
In pratica non bastano
i titoli o le esperienze ma ci vogliono i volumi di fatturato, in modo da porre
una bella scrematura sulle ditte appaltatrici, indirizzando il bando in una
direzione esplicita, come sollevato dal consigliere Iarlori Luigi in sede di
consiglio.
Guarda caso la PIETRO CIDONIO SPA, ditta appaltatrice del porto di Rodi
Garganico risponde a tali prerequisiti, una delle poche in Italia, ed il
CAPITOLATO D’ONERI RELATIVO AI SERVIZI TECNICI PER LO STUDIO DI
FATTIBILITÀ E PER LA PROGETTAZIONE PRELIMINARE DEL PORTO TURISTICO DI SAN VITO
CHIETINO vi ricordiamo è stato realizzato dal vice sindaco di questo comune e
non dai nostri tecnici comunali.
Un copia incolla alla buona.
L’ultima nota tecnico amministrativa riguardante il bando, semmai ce ne fosse
ancora bisogno per sollevare giusti dubbi, riguarda la scadenza del bando per
l’apertura della buste con i progetti, infatti:
IV.2.5) Modalità di apertura delle offerte:
Data: 13.12.2010, ora 9.30, luogo come al punto I.1 per le richieste di invito
Data: 11.02.2010, ora 9.30, luogo come al punto I.1 per le offerte.
Per le sedute successive alla prima, si rinvia al
capitolato d’oneri ed alla lettera di invito.
L’ 11.02.2010 è passato da sette mesi circa.
Difficile tornare indietro nel tempo, ma le faraoniche imprese di nuova alleanza
per San Vito hanno anche queste facoltà. Forse.
Di fatto quest’errore se non corretto immediatamente invalida il bando.
Errore o un voler mettere le mani avanti?
Questi sono alcuni aspetti del bando, tecnici ma funzionali a descrivere lo stato politico amministrativo che vige nelle stanze del Municipio sanvitese, o forse queste decisioni vengono da altre segrete stanze?
Dal punto politico amministrativo il CSA Arrembaggio è chiaramente contrario ad un’opera impattante su ambiente ed ecosistema come questa del nuovo porto.