Per burla o per protesta?
Il consiglio comunale aveva praticamente un solo punto all'ordine del giorno e cioè l'elezione dei tre rappresentanti, due per la maggioranza e uno per la minoranza, del nostro Comune presso il Consiglio dell'Unione dei Comuni.
Una formalità devono aver pensato i quattro gatti che assistevano al consiglio, ma non è stato così.
Buona cosa sarebbe stata l'elezione, tra i tre consiglieri, del Sindaco, ma così non è stato.
L'opposizione e il consigliere di maggioranza Iarlori Luigi non l'hanno presa bene ed hanno protestato vivacemente per questa mancata possibilità di eleggere il sindaco come rappresentante di San Vito presso il Consiglio dell'Unione dei Comuni, ravvisando in questa decisione una diminuzione del valore della rappresentanza dei consiglieri del nostro Comune e un giochino per eleggere qualcuno che rischiava di restare fuori.
Il clima si è riscaldato e qualche parola non proprio da galateo è volata.
Il risultato della votazione è stato il seguente: per la maggioranza sono stati eletti i consiglieri Comini Luigi e Berghella Giovanni, mentre per la minoranza è stato eletto il consigliere Olivieri Rocco.
Non è mancata la sorpresa nello spoglio delle schede, infatti, tra la meraviglia della segretaria comunale e dei due scrutatori, un voto è stato attribuito a Komeini (non garantisco la grafia dato che ho solo la versione orale), noto leader, ormai defunto, di un paese dove la democrazia non sembra essere di casa.
Quello che non si è capito bene è se il voto sia stato espresso per burla oppure per un'originale forma di protesta contro una maggioranza, che, quando non ha argomenti validi da portare avanti, ricorre alla votazione dove vince sempre grazie alla forza dei suoi voti.