Ha sollevato curiosità l'assenza
dell'assessore Comini nella
seduta di oggi, 24 novembre, del
consiglio comunale, ma per
evitare le illazioni le più
strampalate ci ha pensato lo
stesso assessore Comini con un
comunicato
su FB.
L'assenza è stata provocata da
divergenze col sindaco, che non
riteneva utile una discussione
pubblica sull'argomento
riguardante Zona 22.
Infatti l'ultimo punto all'OdG
del consiglio comunale
riguardava l'esame
dell'interpellanza e della
mozione, rispettivamente di Pino
Ferraro e di Luigi Comini, sulla
destinazione dell'area della ex
sottostazione.
L'assessore Comini riteneva
doveroso ritirare la mozione e,
nel contempo, sottoporre la
decisione della giunta
(deliberazione n. 67 del 22
novembre con la quale si è
deciso della destinazione
dell'area in questione) alla
valutazione dell'intero
consiglio comunale.
Mi permetto di fare qualche
considerazione in merito a
questo rito procedurale:
- una volta ritirata la mozione
dell'assessore Comini, si
sarebbe potuto discutere di
tutto, persino del sesso degli
angeli, ma non dell'argomento
all'OdG e la trattazione
dell'argomento, privo di ogni
valore giuridico, si sarebbe
trasformata in una discussione
da bar tra opposte tifoserie e
bene ha fatto il sindaco non
dare seguito alla richiesta
dell'assessore;
- se l'assessore Comini e i suoi
amici di maggioranza avessero
voluto veramente discutere
dell'argomento non avrebbero
dovuto approvare la delibera di
giunta n. 67, questa sì decisiva
e senza dibattito, ma avrebbero
dovuto portarla nel luogo più
appropriato per la sua
approvazione e cioè il consiglio
comunale.
Ultima considerazione: le
presenze in consiglio comunale
non sono mai inutili, dato che i
cittadini eleggono i consiglieri
proprio perchè vadano in
consiglio e si ricordino che
ricoprono questa carica su
delega e non per soddisfare le
proprie aspettative personali.
(NdR) Mi corre l'obbligo di
rettificare l'attribuzione della
titolarità della mozione, che
non è dell'assessore Luigi
Comini, ma del capogruppo di
Nuova Alleanza per San Vito.